All'università una mia cara amica che era a dieta si era scritta sul dorso delle mani la parola "No!" per dissuadere se stessa, ogni volta che alzava la mano verso il pomello della credenza, dall'aprirla e svaligiarla.
Ancora oggi ridiamo un sacco quando ricordiamo questo episodio!
Questo mi suggerisce che ognuno di noi trova degli stratagemmi per affrontare e rendere meno pesanti le cose più ostiche, o per ovviare a dei difetti...
Io ho il grande difetto di essere scostante, e di stufarmi subito quando vedo che quello che sto facendo non viene come vorrei.
Il voler pubblicare un post è lo stratagemma che ho trovato per obbligarmi a non piantare lì tutto, riempiendo la casa di progetti a metà, che in genere si stratificano in angoli impensabili in cui con il tempo si possono leggere, come nelle rocce, le varie epoche delle mie passioni craft.
Questa l'ho presa dal libro Simple Sewing di Lotta Jansdotter; è una daily bag con diverse tasche molto funzionali, come quella laterale per una bottiglietta d'acqua o un thermos, e quella frontale, per posta o documenti.
Per questo modello di Amy Karol, nel suo libro Bend the Rules Sewing, ho usato due stoffe i cui colori si combinano perfettamente:
L'originalità di questa borsa è che l'impugntura passa attraverso due passanti sulla fodera, arricciandola leggermente per il peso del suo contenuto. Proprio mentre cucivo l'impugnatura la mia macchina da cucire è impazzita, e non sono riuscita a ristabilire la tensione del filo nel modo corretto, come si può vedere dagli orribili punti in questa foto.
Credo che la mia macchina da cucire abbia le lune, e ora ogni volta che la userò le sussurrerò parole dolci...
9 commenti:
ciao ma che brava che sei, le tue borse sono favolose, mi spiace per quello che hai scritto nel tuo post precedente, vedrai che la prossima volta andrà meglio e poi volevo dirti che mi sono rispecchiata nella descrizione che hai fatto di te stessa, anche io amo fare 10000 cose nello stesso tempo e nn ne finisco nessuna, o.....quasi, baci
Sonia
anch'io ho trovato lo stesso stratagemma :)
..e anch'io ho una macchina moooolto lunatica.. per ora mi sembra che facendola cucire pian pianino vada maeglio..mah, ci mancava una macchina da cucire ansiosa!!! :D
borse sgorbiette?? come direbbe il mio nano: occheddiciiiiiii!!!!
le tue borse mi piacciono un sacco, e anche lo stratagemma! ;-)
un bacio,
Laura
Eccomi qui, un po' in ritardo, ma presente! Le borse vanno benone così: difetto più, difetto meno!
Sono o non sono bags handmade?
E allora che vengano tutte le imperfezioni...sono la ciliegina sulla torta delle creazioni eseguite a mano.
E a me le tue, piacciono così ;-)
Abbraccione, ciao!
elena
Nonrmale amministrazione! I piccoli difetti sono fisiologici di ogni primo esperimento e fanno capire l'impegno e il fatto che sono proprio borse fatte-a-mano! ;)
Comunque mi piace il tuo stratagemma, sono sicura che vedremo presto nuove creazioni :)
un abbraccio
bello, mi piace il titolo in grassetto ;)
un salutino
ma sono carinissime queste borsette!
io vorrei sempre mettermi all'opera ma poi mi scoraggio ;P
grazie per la visita nel mio blog, fai delle cose molto interessanti, ti aggiungo anche io tra i link :)
un abbraccio
borsa number one veramente comoda...ho deciso di utilizzarla solo per l'estate...ma oggi è il 27 ottobre...ed è ancora incollata alla mia spalla!!!!!
sister Irene
belle queste borse! Hai usato delle stoffe originali!
ciao
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