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domenica 4 marzo 2018

A 40 anni mi regalo l’atelier

E’ passato più di un anno, lo so.

Chi mi segue su Facebook o su Instagram avrà visto che non mi sono fermata, anzi.  Ma so che qualcuno mi legge più volentieri da qui, dove c’è più tempo e più spazio, e quindi vorrei riassumere in questo post il lungo percorso interiore che ho fatto durante questo silenzio. Sì, perché non ho scritto, ma dentro di me è accaduta una rivoluzione.

Già da tempo il mio venerdì “creativo” mi andava stretto: accadeva sempre più spesso di dover incastrare in quelle poche ore troppe idee, tante cose da cucire, nuovi prodotti da sperimentare, e ahimè talvolta commissioni urgenti di tutt’altra natura o bambini ammalati. Insomma, anziché godermelo il più delle volte era una corsa contro il tempo.

In più, quest’estate ho avuto il coraggio di ammettere a me stessa che il mio lavoro ufficiale non mi dava più soddisfazione; non che fosse brutto, anzi, ma non mi stimolava più come prima; più volte mi chiedevo alla scrivania “ma cosa ci faccio qui?” oppure “quanto manca all’uscita?”…. cosa che in 15 anni non mi era mai capitata.

Quest’anno compio 40 anni… ok, è un numero importante: da un certo punto di vista fa un po’ paura ma a me sinceramente fa anche molto orgoglio: quanti doni ho ricevuto dalla vita fino a qui? Ma non è un traguardo: io lo vedo come una svolta, ho ancora tanto da dare e da imparare, solo che ho bisogno di farlo in un modo nuovo.

Ho dovuto fare uno sforzo enorme per liberarmi dalla logica, dal buon senso comune, e alla fine l’ho fatto:  ho lasciato il mio lavoro. Un lavoro sicuro, part time, abbastanza flessibile e vicino a casa. Una pazzia. Avrei potuto starmene buona e accontentarmi di quello che avevo, e non era poco. Ma immaginavo me stessa nel futuro: economicamente senza problemi, ma grigia dentro. Con tanti se senza risposta.
E io le risposte le voglio dare, adesso più che mai.
Positive spero, ma anche fossero negative è questo l'unico modo per essere in pace con me stessa.

Comunque andrà, avrò insegnato ai miei figli a sognare e provare e lottare per i propri sogni.

Per i 40 anni mi regalo l’atelier. Quante volte l’ho detto, e adesso lo sto facendo!
Tutto ciò che ho scritto e pubblicato fino ad ora su queste pagine hanno contribuito a questa decisione. Ho conosciuto persone in gamba, che hanno saputo mettersi in discussione, spesso perchè nella mia stessa situazione. Che si sono costruite un lavoro su misura per poter andare incontro ai propri clienti, alla propria famiglia e a se stesse.

E così riparto da 40. Con l’esperienza accumulata in questi anni, con la voglia di fare le cose per bene, con l’entusiasmo e la paura che si hanno prima di un bel volo.

3…2…1… FLY!

Condivido anche qui alcune delle immagini che ho pubblicato su Instagram e che rappresentano visivamente questo percorso.

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