Dicono che il melograno porti fortuna, che simboleggia fertilità e ricchezza… auguro a tutti voi che la luce del Natale illumini il 2015 di opportunità ricche di significato, in ogni ambito della vostra vita!
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Pagine
mercoledì 24 dicembre 2014
lunedì 22 dicembre 2014
Calendario dell’Avvento
E’ un po’ tardi per far vedere il calendario dell’Avvento, lo so… Ma tenete buona l’idea per i prossimi anni…
In rete ci sono un sacco di idee bellissime, ma personalmente non amo molto quelli dove predisporre un regalino per ogni giorno… preferisco pensare a un gesto, a un “rito” che giorno dopo giorno costruisca qualcosa che poi porta al dono più grande, ovvero il Natale.
Trovo che questo possa essere d’aiuto per educare e rieducarci all’attesa, in un tempo dove praticamente si può avere qualsiasi cosa subito, con i negozi sempre aperti, Internet, la Tv on demand… E smaterializzare un po’ il periodo natalizio, perchè i regali e le decorazioni e i pranzi io li adoro… ma non dimentichiamo che il senso del Natale è un altro, è la celebrazione della nascita di un Bambino speciale, di un Dio che si fa uomo per stare in mezzo agli uomini… un dono così grande che diventa immateriale… come si potrebbe fare l’inventario delle cose della vita di un uomo? Sono troppe, e le più importanti come i sentimenti, le emozioni, i pensieri… non sono oggetti!
Quest’anno non ho avuto molto tempo a disposizione per pensare a come decorare la casa e quindi mi sono fatta aiutare da un libro che avevo comperato l’anno scorso Addobbi Natalizi della Usborne, che è sostanzialmente un insieme di fogli con bellissimi pattern natalizi da ritagliare e assemblare per formare 6 tipi di addobbi diversi. Quest’anno lo hanno ampliato con una combinazione di colori in più, e lo hanno stampato su carta opaca anzichè lucida.
Ho poi realizzato delle catene di popcorn, attaccate ai quadri del salotto a formare quattro file alle quali appendere 24 addobbi, uno ogni giorno.
Ho cercato di coinvolgere Michele nella scelta e nella costruzione degli addobbi. L’effetto finale è molto semplice, ma quest’anno va benissimo così, con tutti i giocattoli e i vestitini in giro per casa direi che la semplicità è la parola d’ordine per la sopravvivenza!
In rete ci sono un sacco di idee bellissime, ma personalmente non amo molto quelli dove predisporre un regalino per ogni giorno… preferisco pensare a un gesto, a un “rito” che giorno dopo giorno costruisca qualcosa che poi porta al dono più grande, ovvero il Natale.
Trovo che questo possa essere d’aiuto per educare e rieducarci all’attesa, in un tempo dove praticamente si può avere qualsiasi cosa subito, con i negozi sempre aperti, Internet, la Tv on demand… E smaterializzare un po’ il periodo natalizio, perchè i regali e le decorazioni e i pranzi io li adoro… ma non dimentichiamo che il senso del Natale è un altro, è la celebrazione della nascita di un Bambino speciale, di un Dio che si fa uomo per stare in mezzo agli uomini… un dono così grande che diventa immateriale… come si potrebbe fare l’inventario delle cose della vita di un uomo? Sono troppe, e le più importanti come i sentimenti, le emozioni, i pensieri… non sono oggetti!
Quest’anno non ho avuto molto tempo a disposizione per pensare a come decorare la casa e quindi mi sono fatta aiutare da un libro che avevo comperato l’anno scorso Addobbi Natalizi della Usborne, che è sostanzialmente un insieme di fogli con bellissimi pattern natalizi da ritagliare e assemblare per formare 6 tipi di addobbi diversi. Quest’anno lo hanno ampliato con una combinazione di colori in più, e lo hanno stampato su carta opaca anzichè lucida.
Ho poi realizzato delle catene di popcorn, attaccate ai quadri del salotto a formare quattro file alle quali appendere 24 addobbi, uno ogni giorno.
Ho cercato di coinvolgere Michele nella scelta e nella costruzione degli addobbi. L’effetto finale è molto semplice, ma quest’anno va benissimo così, con tutti i giocattoli e i vestitini in giro per casa direi che la semplicità è la parola d’ordine per la sopravvivenza!
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lunedì 15 dicembre 2014
Le 12 fatiche di ladaridari – alcuni consigli
Come ho anticipato nel post precedente, per Natale mi hanno commissionato 12 ghirlande da appendere.
Di queste 12, 5 avevano dei temi precisi: i cupcake, il bar, i fiori rosa, la musica, un fiocco nascita per una femminuccia. 8 ghirlande erano di grandi dimensioni, mentre altre 4 dovevano essere più piccole. Tutte le ghirlande dovevano riportare la scritta WELCOME, eccetto quella per la bimba.
La grande varietà di materiali utilizzati per realizzare una ghirlanda, la precisione delle richieste, ma anche la libertà lasciatami per le ghirlande non a tema, mi ha messo di fronte alla necessità di dover organizzare molto bene il lavoro, sia per ottimizzare i tempi, sia per lasciare che la casa fosse vivibile anche per mio marito e i due bimbi, sia per fare le cose bene e non dimenticare qualche dettaglio.
Di seguito vi lascio alcuni trucchetti che ho imparato, spero possano esservi utili.
1) Siate ordinate.
Se mio marito leggesse questa frase scritta da me riderebbe fino a farsi scoppiare la pancia. Ma in questi lavori non c’è cosa più vera e necessaria che l’ordine: mentale e fisico intorno a noi.
Questo è il mio tavolo mentre realizzo la ghirlanda piccola rossa. Immaginate la quantità di materiale da selezionare e usare per 12 elementi diversi… e tutto il tempo per allestire e ripulire lo spazio di lavoro ogni volta... soprattutto se come me dovete lavorare a singhiozzo, badare a due bimbi piccoli e salvaguardare un matrimonio...
Io mi sono aiutata con vari contenitori per i vari materiali: la borsa dei filati, la scatola del pannolenci, quella dei fiorellini di feltro, ecc. Mi sono anche fatta aiutare da Michele a dividere per colore tutti i miei bottoni, divisi nei bicchierini dello yogurt, e gli avanzi di stoffa. Inizialmente mi è sembrato di rallentare il lavoro, in realtà è stato utilissimo per passare in rassegna tutto ciò che avevo disponibile, fare un po’ di pulizia, e sinceramente adesso non tornerei più al caos primordiale che c’era prima.
2) Non buttate via le realizzazioni di prova e i prototipi
Quante volte ci innamoriamo di un progetto, magari visto su Pinterest, e lo testiamo subito… con risultati poco soddisfacenti? Non cedete alla tentazione di buttare via i tentativi malriusciti (a meno che siano VERAMENTE orrendi). Probabilmente il risultato non è bello come quello che avevamo in testa, ma certamente non è così brutto come sembra. Lasciamolo sedimentare per un po’ potrebbe rivelarsi perfetto per altri progetti!
E’ quello che è successo per questi pompon di scarti di tessuto, e per queste decorazioni natalizie.
Sempre in questo argomento metterei tutti quei lavori ripetitivi che abbiamo svolto la sera davanti alla tv o in spiaggia, che spesso ci sembrano solo un modo di passare il tempo… in realtà è tempo investito per i lavori futuri. E’ il caso di questi fiorellini di feltro e pelle, ricavati da campionari portati a casa dall’ufficio e ritagliati qua e là nelle scorse estati.
3) Trovate un leitmotiv
Forse le puriste del pezzo unico storceranno il naso; in realtà con i grandi numeri trovare un motivo che possa essere facilmente replicato fa risparmiare tempo e testa per altri dettagli più innovativi. Come le nappine realizzate con quadratini di feltro e pannolenci nei colori delle varie ghirlande; pur essendo concettualmente simili, lasciano spazio anche per alcune variazioni, come nella ghirlanda dei fiori rosa, dove invece dei quadratini ho ritagliato dei fiori.
4) Raggruppate le attività simili
La catena di montaggio insegna… brutto da dire per chi crea l’handmande, ma qui non si parla di prodotti replicati, ma semplicemente del metodo di realizzazione. Ad esempio, cucire tutte le lettere per le scritte WELCOME in un pomeriggio, non svilisce certo il risultato, data la cura con cui ho prima selezionato colori e disposizione. Oppure, creare prima tutti gli elementi centrali consente di individuare bene il tema richiesto e di sviluppare gli spunti che fino ad allora erano ancora poco chiari.
5) Attenentevi a uno schema di lavoro
Dopo aver ricoperto tutti gli anelli di polistirolo, realizzato i pendenti centrali e le lettere era impossibile portare avanti il lavoro per tutte e 12 le ghirlande insieme. A quel punto, una ad una, le ho completate, tutte procedendo nello stesso modo. Prima le nappine, poi la ricerca dei particolari in tinta o in tema. E poi via libera all’assemblaggio, dove a zone più costruite, come la scritta appunto, ho potuto affiancare anche zone in cui ho agito d’istinto, liberamente ispirata dal momento, come ad esempio tutti i gruppi di bottoni, fiori, perle ecc.
Se riguardiamo la prima foto del post, ora non fa più così paura… anzi, a dire la verità mi dispiace di non aver fatto una foto al tavolo nel momento della realizzazione di ciascuna ghirlanda!
Di queste 12, 5 avevano dei temi precisi: i cupcake, il bar, i fiori rosa, la musica, un fiocco nascita per una femminuccia. 8 ghirlande erano di grandi dimensioni, mentre altre 4 dovevano essere più piccole. Tutte le ghirlande dovevano riportare la scritta WELCOME, eccetto quella per la bimba.
La grande varietà di materiali utilizzati per realizzare una ghirlanda, la precisione delle richieste, ma anche la libertà lasciatami per le ghirlande non a tema, mi ha messo di fronte alla necessità di dover organizzare molto bene il lavoro, sia per ottimizzare i tempi, sia per lasciare che la casa fosse vivibile anche per mio marito e i due bimbi, sia per fare le cose bene e non dimenticare qualche dettaglio.
Di seguito vi lascio alcuni trucchetti che ho imparato, spero possano esservi utili.
1) Siate ordinate.
Se mio marito leggesse questa frase scritta da me riderebbe fino a farsi scoppiare la pancia. Ma in questi lavori non c’è cosa più vera e necessaria che l’ordine: mentale e fisico intorno a noi.
Questo è il mio tavolo mentre realizzo la ghirlanda piccola rossa. Immaginate la quantità di materiale da selezionare e usare per 12 elementi diversi… e tutto il tempo per allestire e ripulire lo spazio di lavoro ogni volta... soprattutto se come me dovete lavorare a singhiozzo, badare a due bimbi piccoli e salvaguardare un matrimonio...
Io mi sono aiutata con vari contenitori per i vari materiali: la borsa dei filati, la scatola del pannolenci, quella dei fiorellini di feltro, ecc. Mi sono anche fatta aiutare da Michele a dividere per colore tutti i miei bottoni, divisi nei bicchierini dello yogurt, e gli avanzi di stoffa. Inizialmente mi è sembrato di rallentare il lavoro, in realtà è stato utilissimo per passare in rassegna tutto ciò che avevo disponibile, fare un po’ di pulizia, e sinceramente adesso non tornerei più al caos primordiale che c’era prima.
2) Non buttate via le realizzazioni di prova e i prototipi
Quante volte ci innamoriamo di un progetto, magari visto su Pinterest, e lo testiamo subito… con risultati poco soddisfacenti? Non cedete alla tentazione di buttare via i tentativi malriusciti (a meno che siano VERAMENTE orrendi). Probabilmente il risultato non è bello come quello che avevamo in testa, ma certamente non è così brutto come sembra. Lasciamolo sedimentare per un po’ potrebbe rivelarsi perfetto per altri progetti!
E’ quello che è successo per questi pompon di scarti di tessuto, e per queste decorazioni natalizie.
Sempre in questo argomento metterei tutti quei lavori ripetitivi che abbiamo svolto la sera davanti alla tv o in spiaggia, che spesso ci sembrano solo un modo di passare il tempo… in realtà è tempo investito per i lavori futuri. E’ il caso di questi fiorellini di feltro e pelle, ricavati da campionari portati a casa dall’ufficio e ritagliati qua e là nelle scorse estati.
3) Trovate un leitmotiv
Forse le puriste del pezzo unico storceranno il naso; in realtà con i grandi numeri trovare un motivo che possa essere facilmente replicato fa risparmiare tempo e testa per altri dettagli più innovativi. Come le nappine realizzate con quadratini di feltro e pannolenci nei colori delle varie ghirlande; pur essendo concettualmente simili, lasciano spazio anche per alcune variazioni, come nella ghirlanda dei fiori rosa, dove invece dei quadratini ho ritagliato dei fiori.
4) Raggruppate le attività simili
La catena di montaggio insegna… brutto da dire per chi crea l’handmande, ma qui non si parla di prodotti replicati, ma semplicemente del metodo di realizzazione. Ad esempio, cucire tutte le lettere per le scritte WELCOME in un pomeriggio, non svilisce certo il risultato, data la cura con cui ho prima selezionato colori e disposizione. Oppure, creare prima tutti gli elementi centrali consente di individuare bene il tema richiesto e di sviluppare gli spunti che fino ad allora erano ancora poco chiari.
5) Attenentevi a uno schema di lavoro
Dopo aver ricoperto tutti gli anelli di polistirolo, realizzato i pendenti centrali e le lettere era impossibile portare avanti il lavoro per tutte e 12 le ghirlande insieme. A quel punto, una ad una, le ho completate, tutte procedendo nello stesso modo. Prima le nappine, poi la ricerca dei particolari in tinta o in tema. E poi via libera all’assemblaggio, dove a zone più costruite, come la scritta appunto, ho potuto affiancare anche zone in cui ho agito d’istinto, liberamente ispirata dal momento, come ad esempio tutti i gruppi di bottoni, fiori, perle ecc.
Se riguardiamo la prima foto del post, ora non fa più così paura… anzi, a dire la verità mi dispiace di non aver fatto una foto al tavolo nel momento della realizzazione di ciascuna ghirlanda!
giovedì 11 dicembre 2014
Le 12 Fatiche di ladaridari
Questa è la mia ultima fatica, anzi le mie ultime 12 fatiche…ok, se le contate sono 11, ma la 12esima l’ho consegnata prima di scattare le foto perchè era per una bimba appena nata.
Lavorare ad una commissione così grossa e nel contempo variegata mi ha insegnato alcune cose su come organizzare il lavoro, e nel prossimo post voglio condividere qualche trucchetto.
Per ora però godiamoci la carrellata
Le ghirlande a tema: cupcake…
… caffè…
… fiori rosa…
… e infine musica.
E poi le ghirlande a tema libero, ma non per questo più facili… io mi sono fatta aiutare dai colori.
… E che cosa avevo detto negli scorsi post? Che ero a corto di ispirazioni? Qui non c’è stato tempo per i tentennamenti… via libera alle mani e alla fantasia!
Lavorare ad una commissione così grossa e nel contempo variegata mi ha insegnato alcune cose su come organizzare il lavoro, e nel prossimo post voglio condividere qualche trucchetto.
Per ora però godiamoci la carrellata
Le ghirlande a tema: cupcake…
… caffè…
… fiori rosa…
… e infine musica.
E poi le ghirlande a tema libero, ma non per questo più facili… io mi sono fatta aiutare dai colori.
… E che cosa avevo detto negli scorsi post? Che ero a corto di ispirazioni? Qui non c’è stato tempo per i tentennamenti… via libera alle mani e alla fantasia!
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venerdì 24 ottobre 2014
sabato 18 ottobre 2014
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lunedì 13 ottobre 2014
Texture
Una volta mi accorgevo che tra le foto che facevo in un luogo si poteva trovare un filo conduttore, e mi divertivo a fare collage tematici. Così anche le foto più assurde o potenzialmente impersonali acquisivano un significato.
Ora è già tanto se riesco a farne, di foto come dico io.
Perciò ecco qui in ordine sparso e casuale alcune delle mie amate texture e qualche scatto geometrico della mia vacanza.
Le guardo e respiro.
Mi riportano in un luogo della mia mente dove non vado più tanto spesso, ma che ancora esiste e che ha la stessa importanza e potenza di prima.
Le guardo e mi dico: sono ancora io.
Le guardo e ritrovo l'ispirazione.
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mercoledì 8 ottobre 2014
Ghirlanda di Pirottini
Mi sono ripromessa più volte di decorare la porta e alcuni angoli di casa a seconda della stagione.
Dopo gli uccellini primaverili di qualche post fa era ormai tempo di realizzare qualcosa di estivo e volendo anche un po' autunnale, visto che ormai siamo già ad ottobre.
Tempo fa ho visto questo tutorial, e data l’estrema semplicità ho deciso di fare la mia versione usando dei colori caldi.
Il pendente al centro è fatto con un pezzetto di maxi fettuccia e alcune piume prese da un boa che avevo usato per un saggio di danza (era la coda del mio costume per Cats, le cui foto verranno seppellite con me).
Poi anziché buttare i fondi dei pirottini, così belli tondi e colorati, ne ho approfittato per fare alcune ghirlande da appendere ai lampadari
Dopo gli uccellini primaverili di qualche post fa era ormai tempo di realizzare qualcosa di estivo e volendo anche un po' autunnale, visto che ormai siamo già ad ottobre.
Tempo fa ho visto questo tutorial, e data l’estrema semplicità ho deciso di fare la mia versione usando dei colori caldi.
Il pendente al centro è fatto con un pezzetto di maxi fettuccia e alcune piume prese da un boa che avevo usato per un saggio di danza (era la coda del mio costume per Cats, le cui foto verranno seppellite con me).
Poi anziché buttare i fondi dei pirottini, così belli tondi e colorati, ne ho approfittato per fare alcune ghirlande da appendere ai lampadari
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lunedì 29 settembre 2014
CC Color Combination 6
Ho trovato in saldo un golfino rosa pallido pieno di pois rosso ciliegia… e non me lo toglierei mai!
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CC color combination
martedì 23 settembre 2014
Occhi affamati
È da luglio che penso ai buoni propositi da fare a settembre. Poi è arrivato agosto e vorrei poter dire di essere stata pigra a non scriverli, ma in realtà siamo stati tutti a casa per un mese, e questo vuol dire avere ancora meno tempo per pensare ad altro che non sia la routine quotidiana di pasti per tutti, pannolini, come vestirsi, spesa, pisolini, mettere a posto. E dormire ancora meno. Paolo mi ha spinto sull'orlo dell'esaurimento con i suoi innumerevoli risvegli notturni, Michele a casa dall'asilo era un po' capriccioso, appiccicoso e annoiato.
Il mio spazio creativo in questo momento è tutto dentro di me. Lo difendo e lo coltivo come fosse un piccolo fuoco acceso in un grande prato di sera.
Adesso non penso più a come trovare il tempo per fare, qualcosa è cambiato. Mi manca lo sguardo che avevo prima. Mi devo impegnare molto per abbinare i tessuti e i colori, ed era la cosa che mi divertiva di più, perché era una scelta istintiva, un colpo di fulmine.
Adesso non penso più a come trovare il tempo per fare, qualcosa è cambiato. Mi manca lo sguardo che avevo prima. Mi devo impegnare molto per abbinare i tessuti e i colori, ed era la cosa che mi divertiva di più, perché era una scelta istintiva, un colpo di fulmine.
Quando ho un momento libero sono bloccata, non so da dove cominciare: preparo qualche post, oppure cucio due tovagliette, o magari provo una tecnica nuova? Mi sento spaesata. Ho come una mandria di bufali che mi corre dentro ma non sa dove andare.
Credo di dover allenare nuovamente il mio sguardo per ritrovare ispirazioni. Leggere i blog del mio elenco preferiti, fotografare; sfogliare libri di craft, lasciare che le piccole cose mi sorprendano ancora.
Cerco di fare qualche piccolo esercizio ogni giorno. In vacanza sono finalmente riuscita a fotografare qualche texture. Qualche settimana fa ho visto dopo mesi e mesi un film (la seconda metà, ok, ma è già tanto). Era “la ragazza con l'orecchino di perla”, è già di qualche anno fa, e questo la dice lunga sul mio pessimo aggiornamento. Alcune scene mi sono rimbalzate in testa per giorni.
E poi ho voglia di riavvicinarmi al disegno, anzi alla pittura. Nonostante sia una designer, io disegno malissimo, e l'uso del computer non aiuta certo ad usare la mano. Michele mi ha fatto riscoprire il divertimento di tenere un pennarello in mano e con pochi tratti (perché i bambini sono velocissimi,vogliono tutto e subito) materializzare su un foglio frutta, verdura, animali, ritratti. E mi è venuta voglia di colorare, per cui mi sono presa un libro per bambini grandicelli e una scatola di pennarelli tutta per me. E ho rispolverato tempere e pennelli. Non mi interessa la resa artistica, è un colorare meditativo e sperimentale.
A volte mi dico che anziché pasticciare farei meglio a riaprire lo shop, ma sento di aver bisogno ancora di tempo per riassestarmi e per trovare ispirazione.
Su queste pagine troverete prossimamente le tappe di questo percorso; non so ancora dove mi porterà, e probabilmente ci saranno post poco pratici, ma sento di dover mettere nero su bianco i miei pensieri per sapere che sto comunque facendo qualche passo. Spero che in qualche modo possiate trovare ispirazione e qualche spunto anche voi.
Qui l’immagine di un display di Michele. A volte si diverte a prendere delle cose e metterle in un ordine particolare e lasciarle lì, sul pavimento, per il piacere di guardarle. Ecco, voglio farlo anche io, con quello che vedo e quello che penso; prima o poi sono sicura che saprò a che cosa mi serviranno.
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martedì 5 agosto 2014
Color Combination 5
A Michele non piacciono tanto le macchinine (per fortuna), preferisce fare biglie con il dido' e lanciarle tutte insieme sulla pista. I colori li sceglie lui, e condivido i suoi gusti.
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CC color combination
Finalmente un Fiocco Rosa!
Per la prima volta, grazie alla mia nuova nipotina Alice, ho potuto cimentarmi nella realizzazione di un fiocco nascita rosa.
Dopo tre maschi, finalmente anche nella mia famiglia è arrivata una bimba… e per festeggiare non mi sono risparmiata in fiori, fiocchetti e roselline.
L’idea è sostanzialmente la stessa usata per la ghirlanda di Michele e per tutti i fiocchi nascita che ho realizzato su commissione (il caso vuole sempre azzurri…)
Volevo creare qualcosa di delicato, romantico e un po' frufru.
Ho usato roselline di lana infeltrito, pizzi di pannolenci tagliati personalmente, fiorellini realizzati con piccoli avanzi di stoffa.
E bottoni che aspettavano solo l'occasione giusta per uscire finalmente dalla scatola
L'effetto finale è quello che volevo... Alice invece ha appena incominciato a stupirci con la sua nuova vita!
Dopo tre maschi, finalmente anche nella mia famiglia è arrivata una bimba… e per festeggiare non mi sono risparmiata in fiori, fiocchetti e roselline.
Volevo creare qualcosa di delicato, romantico e un po' frufru.
Ho usato roselline di lana infeltrito, pizzi di pannolenci tagliati personalmente, fiorellini realizzati con piccoli avanzi di stoffa.
E bottoni che aspettavano solo l'occasione giusta per uscire finalmente dalla scatola
L'effetto finale è quello che volevo... Alice invece ha appena incominciato a stupirci con la sua nuova vita!
domenica 20 luglio 2014
Un'altra Blusa
Io adoro i vestitini, ma quest'anno non li posso indossare perché allatto al seno Paolo e dovrei denudarmi ogni volta. Quindi ho bisogno di vestirmi "spezzata".
Mia mamma mi ha regalato una blusa in un bellissimo tessuto fantasia, con le maniche a kimono. Volevo replicare il modello, e ho trovato un vecchio Burda che ne proponeva uno simile (era un vestito, ma io l'ho tagliato).
Questo il primo tentativo, con lo stesso tessuto bianco di questo post è le righine blu anziché gialle.
Il modello di Burda era in jersey, ma io ho usato un tessuto non elastico; risulta un po' stretto, quindi la prossima volta userò una taglia in più.
Davanti...
... E dietro.
E vi presento anche il mio aiutante Paolo, che stufo dei miei autoscatti ha reclamato la sua presenza almeno in una foto!
Mia mamma mi ha regalato una blusa in un bellissimo tessuto fantasia, con le maniche a kimono. Volevo replicare il modello, e ho trovato un vecchio Burda che ne proponeva uno simile (era un vestito, ma io l'ho tagliato).
Questo il primo tentativo, con lo stesso tessuto bianco di questo post è le righine blu anziché gialle.
Il modello di Burda era in jersey, ma io ho usato un tessuto non elastico; risulta un po' stretto, quindi la prossima volta userò una taglia in più.
Davanti...
... E dietro.
E vi presento anche il mio aiutante Paolo, che stufo dei miei autoscatti ha reclamato la sua presenza almeno in una foto!
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