Dicono che il melograno porti fortuna, che simboleggia fertilità e ricchezza… auguro a tutti voi che la luce del Natale illumini il 2015 di opportunità ricche di significato, in ogni ambito della vostra vita!
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Pagine
mercoledì 24 dicembre 2014
lunedì 22 dicembre 2014
Calendario dell’Avvento
E’ un po’ tardi per far vedere il calendario dell’Avvento, lo so… Ma tenete buona l’idea per i prossimi anni…
In rete ci sono un sacco di idee bellissime, ma personalmente non amo molto quelli dove predisporre un regalino per ogni giorno… preferisco pensare a un gesto, a un “rito” che giorno dopo giorno costruisca qualcosa che poi porta al dono più grande, ovvero il Natale.
Trovo che questo possa essere d’aiuto per educare e rieducarci all’attesa, in un tempo dove praticamente si può avere qualsiasi cosa subito, con i negozi sempre aperti, Internet, la Tv on demand… E smaterializzare un po’ il periodo natalizio, perchè i regali e le decorazioni e i pranzi io li adoro… ma non dimentichiamo che il senso del Natale è un altro, è la celebrazione della nascita di un Bambino speciale, di un Dio che si fa uomo per stare in mezzo agli uomini… un dono così grande che diventa immateriale… come si potrebbe fare l’inventario delle cose della vita di un uomo? Sono troppe, e le più importanti come i sentimenti, le emozioni, i pensieri… non sono oggetti!
Quest’anno non ho avuto molto tempo a disposizione per pensare a come decorare la casa e quindi mi sono fatta aiutare da un libro che avevo comperato l’anno scorso Addobbi Natalizi della Usborne, che è sostanzialmente un insieme di fogli con bellissimi pattern natalizi da ritagliare e assemblare per formare 6 tipi di addobbi diversi. Quest’anno lo hanno ampliato con una combinazione di colori in più, e lo hanno stampato su carta opaca anzichè lucida.
Ho poi realizzato delle catene di popcorn, attaccate ai quadri del salotto a formare quattro file alle quali appendere 24 addobbi, uno ogni giorno.
Ho cercato di coinvolgere Michele nella scelta e nella costruzione degli addobbi. L’effetto finale è molto semplice, ma quest’anno va benissimo così, con tutti i giocattoli e i vestitini in giro per casa direi che la semplicità è la parola d’ordine per la sopravvivenza!
In rete ci sono un sacco di idee bellissime, ma personalmente non amo molto quelli dove predisporre un regalino per ogni giorno… preferisco pensare a un gesto, a un “rito” che giorno dopo giorno costruisca qualcosa che poi porta al dono più grande, ovvero il Natale.
Trovo che questo possa essere d’aiuto per educare e rieducarci all’attesa, in un tempo dove praticamente si può avere qualsiasi cosa subito, con i negozi sempre aperti, Internet, la Tv on demand… E smaterializzare un po’ il periodo natalizio, perchè i regali e le decorazioni e i pranzi io li adoro… ma non dimentichiamo che il senso del Natale è un altro, è la celebrazione della nascita di un Bambino speciale, di un Dio che si fa uomo per stare in mezzo agli uomini… un dono così grande che diventa immateriale… come si potrebbe fare l’inventario delle cose della vita di un uomo? Sono troppe, e le più importanti come i sentimenti, le emozioni, i pensieri… non sono oggetti!
Quest’anno non ho avuto molto tempo a disposizione per pensare a come decorare la casa e quindi mi sono fatta aiutare da un libro che avevo comperato l’anno scorso Addobbi Natalizi della Usborne, che è sostanzialmente un insieme di fogli con bellissimi pattern natalizi da ritagliare e assemblare per formare 6 tipi di addobbi diversi. Quest’anno lo hanno ampliato con una combinazione di colori in più, e lo hanno stampato su carta opaca anzichè lucida.
Ho poi realizzato delle catene di popcorn, attaccate ai quadri del salotto a formare quattro file alle quali appendere 24 addobbi, uno ogni giorno.
Ho cercato di coinvolgere Michele nella scelta e nella costruzione degli addobbi. L’effetto finale è molto semplice, ma quest’anno va benissimo così, con tutti i giocattoli e i vestitini in giro per casa direi che la semplicità è la parola d’ordine per la sopravvivenza!
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lunedì 15 dicembre 2014
Le 12 fatiche di ladaridari – alcuni consigli
Come ho anticipato nel post precedente, per Natale mi hanno commissionato 12 ghirlande da appendere.
Di queste 12, 5 avevano dei temi precisi: i cupcake, il bar, i fiori rosa, la musica, un fiocco nascita per una femminuccia. 8 ghirlande erano di grandi dimensioni, mentre altre 4 dovevano essere più piccole. Tutte le ghirlande dovevano riportare la scritta WELCOME, eccetto quella per la bimba.
La grande varietà di materiali utilizzati per realizzare una ghirlanda, la precisione delle richieste, ma anche la libertà lasciatami per le ghirlande non a tema, mi ha messo di fronte alla necessità di dover organizzare molto bene il lavoro, sia per ottimizzare i tempi, sia per lasciare che la casa fosse vivibile anche per mio marito e i due bimbi, sia per fare le cose bene e non dimenticare qualche dettaglio.
Di seguito vi lascio alcuni trucchetti che ho imparato, spero possano esservi utili.
1) Siate ordinate.
Se mio marito leggesse questa frase scritta da me riderebbe fino a farsi scoppiare la pancia. Ma in questi lavori non c’è cosa più vera e necessaria che l’ordine: mentale e fisico intorno a noi.
Questo è il mio tavolo mentre realizzo la ghirlanda piccola rossa. Immaginate la quantità di materiale da selezionare e usare per 12 elementi diversi… e tutto il tempo per allestire e ripulire lo spazio di lavoro ogni volta... soprattutto se come me dovete lavorare a singhiozzo, badare a due bimbi piccoli e salvaguardare un matrimonio...
Io mi sono aiutata con vari contenitori per i vari materiali: la borsa dei filati, la scatola del pannolenci, quella dei fiorellini di feltro, ecc. Mi sono anche fatta aiutare da Michele a dividere per colore tutti i miei bottoni, divisi nei bicchierini dello yogurt, e gli avanzi di stoffa. Inizialmente mi è sembrato di rallentare il lavoro, in realtà è stato utilissimo per passare in rassegna tutto ciò che avevo disponibile, fare un po’ di pulizia, e sinceramente adesso non tornerei più al caos primordiale che c’era prima.
2) Non buttate via le realizzazioni di prova e i prototipi
Quante volte ci innamoriamo di un progetto, magari visto su Pinterest, e lo testiamo subito… con risultati poco soddisfacenti? Non cedete alla tentazione di buttare via i tentativi malriusciti (a meno che siano VERAMENTE orrendi). Probabilmente il risultato non è bello come quello che avevamo in testa, ma certamente non è così brutto come sembra. Lasciamolo sedimentare per un po’ potrebbe rivelarsi perfetto per altri progetti!
E’ quello che è successo per questi pompon di scarti di tessuto, e per queste decorazioni natalizie.
Sempre in questo argomento metterei tutti quei lavori ripetitivi che abbiamo svolto la sera davanti alla tv o in spiaggia, che spesso ci sembrano solo un modo di passare il tempo… in realtà è tempo investito per i lavori futuri. E’ il caso di questi fiorellini di feltro e pelle, ricavati da campionari portati a casa dall’ufficio e ritagliati qua e là nelle scorse estati.
3) Trovate un leitmotiv
Forse le puriste del pezzo unico storceranno il naso; in realtà con i grandi numeri trovare un motivo che possa essere facilmente replicato fa risparmiare tempo e testa per altri dettagli più innovativi. Come le nappine realizzate con quadratini di feltro e pannolenci nei colori delle varie ghirlande; pur essendo concettualmente simili, lasciano spazio anche per alcune variazioni, come nella ghirlanda dei fiori rosa, dove invece dei quadratini ho ritagliato dei fiori.
4) Raggruppate le attività simili
La catena di montaggio insegna… brutto da dire per chi crea l’handmande, ma qui non si parla di prodotti replicati, ma semplicemente del metodo di realizzazione. Ad esempio, cucire tutte le lettere per le scritte WELCOME in un pomeriggio, non svilisce certo il risultato, data la cura con cui ho prima selezionato colori e disposizione. Oppure, creare prima tutti gli elementi centrali consente di individuare bene il tema richiesto e di sviluppare gli spunti che fino ad allora erano ancora poco chiari.
5) Attenentevi a uno schema di lavoro
Dopo aver ricoperto tutti gli anelli di polistirolo, realizzato i pendenti centrali e le lettere era impossibile portare avanti il lavoro per tutte e 12 le ghirlande insieme. A quel punto, una ad una, le ho completate, tutte procedendo nello stesso modo. Prima le nappine, poi la ricerca dei particolari in tinta o in tema. E poi via libera all’assemblaggio, dove a zone più costruite, come la scritta appunto, ho potuto affiancare anche zone in cui ho agito d’istinto, liberamente ispirata dal momento, come ad esempio tutti i gruppi di bottoni, fiori, perle ecc.
Se riguardiamo la prima foto del post, ora non fa più così paura… anzi, a dire la verità mi dispiace di non aver fatto una foto al tavolo nel momento della realizzazione di ciascuna ghirlanda!
Di queste 12, 5 avevano dei temi precisi: i cupcake, il bar, i fiori rosa, la musica, un fiocco nascita per una femminuccia. 8 ghirlande erano di grandi dimensioni, mentre altre 4 dovevano essere più piccole. Tutte le ghirlande dovevano riportare la scritta WELCOME, eccetto quella per la bimba.
La grande varietà di materiali utilizzati per realizzare una ghirlanda, la precisione delle richieste, ma anche la libertà lasciatami per le ghirlande non a tema, mi ha messo di fronte alla necessità di dover organizzare molto bene il lavoro, sia per ottimizzare i tempi, sia per lasciare che la casa fosse vivibile anche per mio marito e i due bimbi, sia per fare le cose bene e non dimenticare qualche dettaglio.
Di seguito vi lascio alcuni trucchetti che ho imparato, spero possano esservi utili.
1) Siate ordinate.
Se mio marito leggesse questa frase scritta da me riderebbe fino a farsi scoppiare la pancia. Ma in questi lavori non c’è cosa più vera e necessaria che l’ordine: mentale e fisico intorno a noi.
Questo è il mio tavolo mentre realizzo la ghirlanda piccola rossa. Immaginate la quantità di materiale da selezionare e usare per 12 elementi diversi… e tutto il tempo per allestire e ripulire lo spazio di lavoro ogni volta... soprattutto se come me dovete lavorare a singhiozzo, badare a due bimbi piccoli e salvaguardare un matrimonio...
Io mi sono aiutata con vari contenitori per i vari materiali: la borsa dei filati, la scatola del pannolenci, quella dei fiorellini di feltro, ecc. Mi sono anche fatta aiutare da Michele a dividere per colore tutti i miei bottoni, divisi nei bicchierini dello yogurt, e gli avanzi di stoffa. Inizialmente mi è sembrato di rallentare il lavoro, in realtà è stato utilissimo per passare in rassegna tutto ciò che avevo disponibile, fare un po’ di pulizia, e sinceramente adesso non tornerei più al caos primordiale che c’era prima.
2) Non buttate via le realizzazioni di prova e i prototipi
Quante volte ci innamoriamo di un progetto, magari visto su Pinterest, e lo testiamo subito… con risultati poco soddisfacenti? Non cedete alla tentazione di buttare via i tentativi malriusciti (a meno che siano VERAMENTE orrendi). Probabilmente il risultato non è bello come quello che avevamo in testa, ma certamente non è così brutto come sembra. Lasciamolo sedimentare per un po’ potrebbe rivelarsi perfetto per altri progetti!
E’ quello che è successo per questi pompon di scarti di tessuto, e per queste decorazioni natalizie.
Sempre in questo argomento metterei tutti quei lavori ripetitivi che abbiamo svolto la sera davanti alla tv o in spiaggia, che spesso ci sembrano solo un modo di passare il tempo… in realtà è tempo investito per i lavori futuri. E’ il caso di questi fiorellini di feltro e pelle, ricavati da campionari portati a casa dall’ufficio e ritagliati qua e là nelle scorse estati.
3) Trovate un leitmotiv
Forse le puriste del pezzo unico storceranno il naso; in realtà con i grandi numeri trovare un motivo che possa essere facilmente replicato fa risparmiare tempo e testa per altri dettagli più innovativi. Come le nappine realizzate con quadratini di feltro e pannolenci nei colori delle varie ghirlande; pur essendo concettualmente simili, lasciano spazio anche per alcune variazioni, come nella ghirlanda dei fiori rosa, dove invece dei quadratini ho ritagliato dei fiori.
4) Raggruppate le attività simili
La catena di montaggio insegna… brutto da dire per chi crea l’handmande, ma qui non si parla di prodotti replicati, ma semplicemente del metodo di realizzazione. Ad esempio, cucire tutte le lettere per le scritte WELCOME in un pomeriggio, non svilisce certo il risultato, data la cura con cui ho prima selezionato colori e disposizione. Oppure, creare prima tutti gli elementi centrali consente di individuare bene il tema richiesto e di sviluppare gli spunti che fino ad allora erano ancora poco chiari.
5) Attenentevi a uno schema di lavoro
Dopo aver ricoperto tutti gli anelli di polistirolo, realizzato i pendenti centrali e le lettere era impossibile portare avanti il lavoro per tutte e 12 le ghirlande insieme. A quel punto, una ad una, le ho completate, tutte procedendo nello stesso modo. Prima le nappine, poi la ricerca dei particolari in tinta o in tema. E poi via libera all’assemblaggio, dove a zone più costruite, come la scritta appunto, ho potuto affiancare anche zone in cui ho agito d’istinto, liberamente ispirata dal momento, come ad esempio tutti i gruppi di bottoni, fiori, perle ecc.
Se riguardiamo la prima foto del post, ora non fa più così paura… anzi, a dire la verità mi dispiace di non aver fatto una foto al tavolo nel momento della realizzazione di ciascuna ghirlanda!
giovedì 11 dicembre 2014
Le 12 Fatiche di ladaridari
Questa è la mia ultima fatica, anzi le mie ultime 12 fatiche…ok, se le contate sono 11, ma la 12esima l’ho consegnata prima di scattare le foto perchè era per una bimba appena nata.
Lavorare ad una commissione così grossa e nel contempo variegata mi ha insegnato alcune cose su come organizzare il lavoro, e nel prossimo post voglio condividere qualche trucchetto.
Per ora però godiamoci la carrellata
Le ghirlande a tema: cupcake…
… caffè…
… fiori rosa…
… e infine musica.
E poi le ghirlande a tema libero, ma non per questo più facili… io mi sono fatta aiutare dai colori.
… E che cosa avevo detto negli scorsi post? Che ero a corto di ispirazioni? Qui non c’è stato tempo per i tentennamenti… via libera alle mani e alla fantasia!
Lavorare ad una commissione così grossa e nel contempo variegata mi ha insegnato alcune cose su come organizzare il lavoro, e nel prossimo post voglio condividere qualche trucchetto.
Per ora però godiamoci la carrellata
Le ghirlande a tema: cupcake…
… caffè…
… fiori rosa…
… e infine musica.
E poi le ghirlande a tema libero, ma non per questo più facili… io mi sono fatta aiutare dai colori.
… E che cosa avevo detto negli scorsi post? Che ero a corto di ispirazioni? Qui non c’è stato tempo per i tentennamenti… via libera alle mani e alla fantasia!
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