La sai che il Natale è il periodo che preferisco per scatenarmi in tanti fai da te per decorare la casa… guarda qui tutte le idee che ho pubblicato sul blog negli scorsi anni!
Per questo 2019 le idee non sono mancate, ma le ho pubblicate su CasaFacile.
Il primo fai da te riguarda una ghirlanda decorativa fatta con i pirottini per i muffin. Basta rivestire un anello di polistirolo con i pirottini, fermarli con degli spilli e il gioco è fatto. La cosa bella è che variando i colori questo metodo è ottimo per creare ghirlande anche per altre occasioni: nascite, Pasqua…
Poi ecco uno dei miei preferiti: fai da te la tua carta regalo. Ho usato della carta da pacco avana, decorandola e dipingendola utilizzando oggetti di uso comune: rotoli di cartone, tappi di sughero, bicchieri… Ho seguito un po’ la fantasia e il risultato mi piace molto, anche per la coerenza visiva di vedere tutti i pacchetti simili. Chi riceve il regalo vedrà la tua impronta già dal pacchetto! Anche in questo caso variando colori e motivi puoi usare la tua carta regalo in ogni occasione e rendere più personali i pacchetti.
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venerdì 13 dicembre 2019
Fai da Te di Natale
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mercoledì 20 novembre 2019
Open Lab
Ragazzi, è quasi finito novembre, e siamo arrivati al periodo dell'anno che preferisco, e cioè quello che precede il Natale.
E’ sicuramente un periodo molto pieno di impegni, sia di lavoro che personali. Le giornate dovrebbero avere almeno 36 ore…
C'è chi storce il naso davanti alle scadenze e alla frenesia, io da sempre amo godere lentamente il senso dell'attesa, e cerco di vivere queste settimane intense con la gioia di chi sta aspettando una festa piuttosto che concentrarmi sulla stanchezza e le corse.
Ed è questo lo spirito con cui realizzo i prodotti che porterò ai market e quelli su ordinazione: uno spirito amorevole che si prende cura dei regali che hai scelto di fare alle persone a cui vuoi bene.
Come ho scritto qualche post fa, il 23 e 24 novembre sarò a Bolzano per Aevvento al Vintola. Mancano pochi giorni e come sempre il senso di inadeguatezza mi assale: Dimenticherò qualcosa? Avrò abbastanza merce? Piaceranno i miei prodotti? Nevicherà in autostrada e rimarrò bloccata da sola sul Brennero di notte?
Visioni catastrofiche a parte, ogni anno mi ripeto che dovrei partecipare a più mercatini, per conoscere e farmi conoscere, farmi un’idea dell’attuale artigianato e perché no, vendere.
In realtà per me partecipare a questi eventi è sì fruttuoso, ma anche molto stancante; ed è anche un po' un sacrificio, perché scelgo di non stare con la mia famiglia per tutto un weekend, e il lunedì dopo insieme alla soddisfazione c’è anche un misto di senso di colpa e di malinconia…
Così mi è venuta un'idea! ho la fortuna di avere un luogo che mi accoglie ogni giorno per lavorare: perché non aprire il mio adorato laboratorio per un pomeriggio alle persone che mi seguono e vorrebbero vedere che cosa faccio e dove lavoro?
Ci sono già tante persone che si riconoscono nei miei prodotti, che mi seguono e sono curiose di approfondire la mia conoscenza… beh, le vorrei invitare! Sarà un'occasione per farsi gli auguri, bere un tè insieme, e solo in ultimo ed eventualmente per pensare a qualche regalo di Natale.
Perché sì, vendere è importante, ma per chi realizza un’idea con le proprie mani è ancor più fondamentale conoscere: per chi vende è importante capire chi c’è oltre il denaro, e per chi compra chi c’è dietro al prodotto.
Se vorrai venire potrai vedere il luogo in cui lavoro tutti i giorni, capire meglio che cosa faccio e posso fare per te.
Devo dire che per me che sono piuttosto schiva questo è un passo importante, e sono molto emozionata.
Ma credo anche sia la maniera di incontrarsi più vicina al mio modo di vivere questo lavoro, che mette il valore della persona al primo posto, e l'unicità e la cura del prodotto ancor prima della vendita.
Per cui ti aspetto, sabato 7 dicembre, dalle 14 alle 19, nel DariLab. Per sapere l’indirizzo esatto t chiedo di mandarmi una mail a info@ladaridari.com
Non vedo l’ora!
E’ sicuramente un periodo molto pieno di impegni, sia di lavoro che personali. Le giornate dovrebbero avere almeno 36 ore…
C'è chi storce il naso davanti alle scadenze e alla frenesia, io da sempre amo godere lentamente il senso dell'attesa, e cerco di vivere queste settimane intense con la gioia di chi sta aspettando una festa piuttosto che concentrarmi sulla stanchezza e le corse.
Ed è questo lo spirito con cui realizzo i prodotti che porterò ai market e quelli su ordinazione: uno spirito amorevole che si prende cura dei regali che hai scelto di fare alle persone a cui vuoi bene.
Come ho scritto qualche post fa, il 23 e 24 novembre sarò a Bolzano per Aevvento al Vintola. Mancano pochi giorni e come sempre il senso di inadeguatezza mi assale: Dimenticherò qualcosa? Avrò abbastanza merce? Piaceranno i miei prodotti? Nevicherà in autostrada e rimarrò bloccata da sola sul Brennero di notte?
Visioni catastrofiche a parte, ogni anno mi ripeto che dovrei partecipare a più mercatini, per conoscere e farmi conoscere, farmi un’idea dell’attuale artigianato e perché no, vendere.
In realtà per me partecipare a questi eventi è sì fruttuoso, ma anche molto stancante; ed è anche un po' un sacrificio, perché scelgo di non stare con la mia famiglia per tutto un weekend, e il lunedì dopo insieme alla soddisfazione c’è anche un misto di senso di colpa e di malinconia…
Così mi è venuta un'idea! ho la fortuna di avere un luogo che mi accoglie ogni giorno per lavorare: perché non aprire il mio adorato laboratorio per un pomeriggio alle persone che mi seguono e vorrebbero vedere che cosa faccio e dove lavoro?
Ci sono già tante persone che si riconoscono nei miei prodotti, che mi seguono e sono curiose di approfondire la mia conoscenza… beh, le vorrei invitare! Sarà un'occasione per farsi gli auguri, bere un tè insieme, e solo in ultimo ed eventualmente per pensare a qualche regalo di Natale.
Perché sì, vendere è importante, ma per chi realizza un’idea con le proprie mani è ancor più fondamentale conoscere: per chi vende è importante capire chi c’è oltre il denaro, e per chi compra chi c’è dietro al prodotto.
Se vorrai venire potrai vedere il luogo in cui lavoro tutti i giorni, capire meglio che cosa faccio e posso fare per te.
Devo dire che per me che sono piuttosto schiva questo è un passo importante, e sono molto emozionata.
Ma credo anche sia la maniera di incontrarsi più vicina al mio modo di vivere questo lavoro, che mette il valore della persona al primo posto, e l'unicità e la cura del prodotto ancor prima della vendita.
Per cui ti aspetto, sabato 7 dicembre, dalle 14 alle 19, nel DariLab. Per sapere l’indirizzo esatto t chiedo di mandarmi una mail a info@ladaridari.com
Non vedo l’ora!
giovedì 7 novembre 2019
Cambiare Sguardo–Un’avventura a forma di labirinto
Se ti piacciono i labirinti, i trabocchetti e i percorsi avventurosi, il libro che ti propongo oggi fa davvero per te.
Si chiama Un’avventura a forma di labirinto, di Terre di Mezzo editore, ed è molto particolare perché non ha parole e pochissimi colori, ma è capace di intrattenere per ore.
Il canovaccio della storia è semplicissimo: un bambino deve trovare i personaggi della sua famiglia, ma per farlo dovrà superare tantissimi percorsi, alcuni pericolosi e sospesi su passerelle, altri che lo porteranno sul mare o sottoterra…
La complessità di questi labirinti è notevole, non solo per trovare la strada giusta, ma anche per l’incredibile abilità di rappresentazione dell’autore.
Sarai così concentrato a cercare la soluzione che non ti accorgerai che i colori usati sono tutti grigini e azzurrini… la tua fantasia lavora su un altro piano e probabilmente costruirà da sola uno scenario ricco di particolari e di colori, più di quelli offerti dalle illustrazioni, che pure sono meravigliosamente dettagliate.
Si chiama Un’avventura a forma di labirinto, di Terre di Mezzo editore, ed è molto particolare perché non ha parole e pochissimi colori, ma è capace di intrattenere per ore.
Il canovaccio della storia è semplicissimo: un bambino deve trovare i personaggi della sua famiglia, ma per farlo dovrà superare tantissimi percorsi, alcuni pericolosi e sospesi su passerelle, altri che lo porteranno sul mare o sottoterra…
La complessità di questi labirinti è notevole, non solo per trovare la strada giusta, ma anche per l’incredibile abilità di rappresentazione dell’autore.
Sarai così concentrato a cercare la soluzione che non ti accorgerai che i colori usati sono tutti grigini e azzurrini… la tua fantasia lavora su un altro piano e probabilmente costruirà da sola uno scenario ricco di particolari e di colori, più di quelli offerti dalle illustrazioni, che pure sono meravigliosamente dettagliate.
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martedì 29 ottobre 2019
Aevvento al Vintola–Bolzano
Stai già pensando ai regali di Natale?
Io ovviamente sì, e sto lavorando alla produzione di oggetti utili e in stile Ladaridari per proporti tante idee per fare felici le persone a cui vuoi bene.
Ci sono oggetti per la casa, come sempre, accessori e zainetti.
Sto pensando anche a qualcosa ad hoc per le feste, come piccole decorazioni e biglietti d’auguri; le idee sono tante e il tempo per metterle a punto sembra non bastare mai… spero davvero di farcela!
Intanto però ti annuncio la mia partecipazione ad un evento natalizio:
Sabato 23 e domenica 24 novembre sarò a Bolzano, ad Aevvento al Vintola.
Vintola è un centro giovanile alle porte del centro storico di Bolzano, un grande spazio dove da diversi si tiene un mercatino di artigianato di qualità. Ci sarà anche uno spazio food e dei laboratori, con esposizioni sia all’esterno che al coperto.
Qui metto il link al sito, così puoi trovare tutte le informazioni.
Ora torno a stampare e cucire!!
Io ovviamente sì, e sto lavorando alla produzione di oggetti utili e in stile Ladaridari per proporti tante idee per fare felici le persone a cui vuoi bene.
Ci sono oggetti per la casa, come sempre, accessori e zainetti.
Sto pensando anche a qualcosa ad hoc per le feste, come piccole decorazioni e biglietti d’auguri; le idee sono tante e il tempo per metterle a punto sembra non bastare mai… spero davvero di farcela!
Intanto però ti annuncio la mia partecipazione ad un evento natalizio:
Sabato 23 e domenica 24 novembre sarò a Bolzano, ad Aevvento al Vintola.
Vintola è un centro giovanile alle porte del centro storico di Bolzano, un grande spazio dove da diversi si tiene un mercatino di artigianato di qualità. Ci sarà anche uno spazio food e dei laboratori, con esposizioni sia all’esterno che al coperto.
Qui metto il link al sito, così puoi trovare tutte le informazioni.
Ora torno a stampare e cucire!!
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martedì 15 ottobre 2019
Moodboard d’inverno
In questi giorni sono già operativa sugli zainetti invernali: sto finalmente utilizzando delle lane e degli scozzesi che avevo acquistato qualche mese fa, ma che certo non andavano bene per l’estate.
Sono morbidi e colorati, ma te li mostro in un altro post…
Sto infatti pensando a colori e stampe per i prodotti invernali, e ho raccolto una serie di ispirazioni.
Le ho raccolte in questa moodboard
Ci sono tinte fredde e grigi, qualche piccolo accento di colore, forme geometriche, linee essenziali, cristalli di ghiaccio. Tessuti caldi, coperte e torte appena uscite dal forno. Fuori tanta neve, boschi e case del Nord.
Si avvicina il periodo più tosto dell'anno e vorrei tradurre queste sensazioni nei miei prodotti...
Se vuoi essere aggiornato su che cosa bolle in pentola e gli eventi a cui parteciperò, iscriviti alla newsletter nel box a destra!
Sono morbidi e colorati, ma te li mostro in un altro post…
Sto infatti pensando a colori e stampe per i prodotti invernali, e ho raccolto una serie di ispirazioni.
Le ho raccolte in questa moodboard
Ci sono tinte fredde e grigi, qualche piccolo accento di colore, forme geometriche, linee essenziali, cristalli di ghiaccio. Tessuti caldi, coperte e torte appena uscite dal forno. Fuori tanta neve, boschi e case del Nord.
Si avvicina il periodo più tosto dell'anno e vorrei tradurre queste sensazioni nei miei prodotti...
Se vuoi essere aggiornato su che cosa bolle in pentola e gli eventi a cui parteciperò, iscriviti alla newsletter nel box a destra!
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mercoledì 25 settembre 2019
Laboratorio di Stampa con i miei bimbi
Lo scorso weekend avrei dovuto tenere due workshop di stampa su tessuto e sartoria in una location stupenda, lo SpazioFase di Alzano Lombardo, per un evento parallelo ai Maestri del Paesaggio.
Per varie ragioni organizzative e di comunicazione, però, i laboratori sono purtroppo saltati.
Ma Damiano e Rita di Sotto Alt(r)a Quota, l’associazione di cui ho già parlato qui e che aveva organizzato questi laboratori, hanno voluto condividere lo stesso con gli amici la bellezza di sperimentare una tecnica insieme, e hanno invitato me e i miei bimbi per un pomeriggio tra inchiostri, tirabozze e cartoncini.
Devo dire la verità, non mi capita spesso di partecipare a laboratori per adulti, normalmente scelgo quelli per bambini o per famiglie. Ma questo pomeriggio creativo in libertà è stato un balsamo: non solo ho potuto elaborare anche un mio piccolo progetto, ma anche le stampe fatte da Michele e Paolo sono state un’occasione di lavorare con loro più da accompagnatrice che da “maestra”. Solitamente infatti propongo loro attività manuali e tecniche che conosco qui a casa. Loro non sempre sono predisposti, e comunque sono troppo presa dal guidarli e dal fornire e pulire il materiale per godermi appieno il loro processo creativo.
Viverlo da mamma mi ha permesso di conoscerli più di quanto pensassi, mi ha fatto capire come stanno crescendo e cambiando.
Spesso pensiamo a questi laboratori come a un modo per passare un pomeriggio senza sbatterci a inventare qualcosa, come riempitivo... Invece sono un'occasione davvero preziosa per guardarci e guardarli sotto un altro punto di vista.
Stavolta era nuova anche per me… non ho mai fatto una stampa tipografica, per cui l’unica cosa che potevo fare era condividere con i bambini la composizione dei caratteri mobili secondo la loro fantasia; il resto ce lo dovevano spiegare Damiano e Rita. Ed è stato bellissimo. Non avevo idea di che cosa avremmo prodotto, né dello stile, per cui non avevo condizionamenti di sorta. Solo così potevano nascere delle auto fatte con le lettere.
Paolo, che non sa leggere, ha usato le lettere come forme pure, e ovviamente ci ha messo il turbo... riesci a vedere l'auto con la scia di fuoco?
Michele ha il suo modo picassiano di pensare al movimento: ha immaginato un'auto decapottabile vista dall'alto, con le portiere e la capote che si aprono.
Lui non ama nè disegnare nè colorare, non si impegna affatto in queste attività e devo dire sinceramente che alcuni dei suoi disegni sono terribilmente brutti, perchè rispecchiano il suo disinteresse. Provare una tecnica manuale nuova che implicava anche l'utilizzo di un macchinario invece lo ha gasato tantissimo, e ho imparato l'importanza di trovare il mezzo espressivo giusto per ciascuno di noi.
E poi c’era un pezzetto di linoleum pronto per essere inciso… non so da quanto tempo rimandavo esperimenti con questa tecnica! Mi sono concessa una sperimentazione senza finalità e mi sono divertita tantissimo.
Per non parlare di un sano confronto con gli altri amici partecipanti.
Ora voglio incorniciare i nostri capolavori e appenderli nella loro cameretta e nel laboratorio!
PS: Stavolta è andata male, ma se vuoi essere aggiornato su altri laboratori che proporrò in futuro, iscriviti alla newsletter, nel box qui a destra a inizio pagina!
Per varie ragioni organizzative e di comunicazione, però, i laboratori sono purtroppo saltati.
Ma Damiano e Rita di Sotto Alt(r)a Quota, l’associazione di cui ho già parlato qui e che aveva organizzato questi laboratori, hanno voluto condividere lo stesso con gli amici la bellezza di sperimentare una tecnica insieme, e hanno invitato me e i miei bimbi per un pomeriggio tra inchiostri, tirabozze e cartoncini.
Devo dire la verità, non mi capita spesso di partecipare a laboratori per adulti, normalmente scelgo quelli per bambini o per famiglie. Ma questo pomeriggio creativo in libertà è stato un balsamo: non solo ho potuto elaborare anche un mio piccolo progetto, ma anche le stampe fatte da Michele e Paolo sono state un’occasione di lavorare con loro più da accompagnatrice che da “maestra”. Solitamente infatti propongo loro attività manuali e tecniche che conosco qui a casa. Loro non sempre sono predisposti, e comunque sono troppo presa dal guidarli e dal fornire e pulire il materiale per godermi appieno il loro processo creativo.
Viverlo da mamma mi ha permesso di conoscerli più di quanto pensassi, mi ha fatto capire come stanno crescendo e cambiando.
Spesso pensiamo a questi laboratori come a un modo per passare un pomeriggio senza sbatterci a inventare qualcosa, come riempitivo... Invece sono un'occasione davvero preziosa per guardarci e guardarli sotto un altro punto di vista.
Stavolta era nuova anche per me… non ho mai fatto una stampa tipografica, per cui l’unica cosa che potevo fare era condividere con i bambini la composizione dei caratteri mobili secondo la loro fantasia; il resto ce lo dovevano spiegare Damiano e Rita. Ed è stato bellissimo. Non avevo idea di che cosa avremmo prodotto, né dello stile, per cui non avevo condizionamenti di sorta. Solo così potevano nascere delle auto fatte con le lettere.
Paolo, che non sa leggere, ha usato le lettere come forme pure, e ovviamente ci ha messo il turbo... riesci a vedere l'auto con la scia di fuoco?
Michele ha il suo modo picassiano di pensare al movimento: ha immaginato un'auto decapottabile vista dall'alto, con le portiere e la capote che si aprono.
Lui non ama nè disegnare nè colorare, non si impegna affatto in queste attività e devo dire sinceramente che alcuni dei suoi disegni sono terribilmente brutti, perchè rispecchiano il suo disinteresse. Provare una tecnica manuale nuova che implicava anche l'utilizzo di un macchinario invece lo ha gasato tantissimo, e ho imparato l'importanza di trovare il mezzo espressivo giusto per ciascuno di noi.
E poi c’era un pezzetto di linoleum pronto per essere inciso… non so da quanto tempo rimandavo esperimenti con questa tecnica! Mi sono concessa una sperimentazione senza finalità e mi sono divertita tantissimo.
Per non parlare di un sano confronto con gli altri amici partecipanti.
Ora voglio incorniciare i nostri capolavori e appenderli nella loro cameretta e nel laboratorio!
PS: Stavolta è andata male, ma se vuoi essere aggiornato su altri laboratori che proporrò in futuro, iscriviti alla newsletter, nel box qui a destra a inizio pagina!
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martedì 17 settembre 2019
La Newsletter!
Carissimi tutti che passate di qui con fedele costanza o arrivate su queste pagine per caso, da tempo pensavo a uno strumento che potesse tenerci in più stretto contatto, e finalmente ho aperto le iscrizioni alla newsletter! Il modulo lo trovate qui a destra se siete su PC, mentre se leggete dallo smartphone dovete scrollare fino in fondo alla pagina e cliccare “visualizza versione web”, così potete vedere il form di iscrizione. Lo so, è un po’ scomodo ma ci tenevo così tanto ad aprire questo canale che preferisco fare le cose non perfette piuttosto che non farle. A sistemarle a puntino ci penserò man mano. La newsletter per ora non ha ancora una cadenza precisa, la vorrei utilizzare per aggiornarvi in anteprima sui prodotti a cui sto lavorando, e magari chiedervi qualche consiglio o preferenza; e poi per avvisarvi su eventi come workshop o market a cui sarò presente. Sarà utile per chi vorrà seguirmi senza per forza controllare l’uscita dei post, e per chi non è iscritto ai social, e so che siete in tanti. Perché gli incontri dal vivo, sempre fruttuosi, mi hanno fatto notare questa cosa, che molte delle persone che seguono il mio lavoro, e con cui condivido valori e una certa visione della vita, vivono la tecnologia e i social come un mezzo e non come un fine, e anche in questo ci assomigliamo molto. Non usiamo i social per far vedere qualcosa e basta, ma per comunicare, organizzare, migliorare i nostri rapporti umani, virtuali e non. E con la newsletter è proprio questo che voglio fare: creare un spazio protetto in cui coltivare un rapporto sincero con chi apprezza il mio lavoro e condivide i suoi pensieri con i miei. Vi aspetto con gioia! |
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mercoledì 4 settembre 2019
Workshop di Sartoria
Quest’estate mi ha portato una bellissima opportunità a cui pensavo da qualche tempo, e cioè la possibilità di poter aiutare le persone a realizzare con le proprie mani oggetti in tessuto durante piccoli workshop.
Ho sempre diffidato dai corsi “preconfezionati”, quelli in cui non si dà molta libertà di scelta: a volte si forniscono dei kit e non si può scegliere nemmeno il colore dell’oggetto da realizzare. E poi li chiamano corsi creativi!
Credo che un corso o un workshop creativo debba aiutare ciascuno ad esprimere il proprio gusto e il proprio mondo interiore; chi tiene il corso non è un insegnante che detiene il sapere e che gli altri devono imitare. Lo vedo piuttosto come una persona che conosce una tecnica e che mette a disposizione le sue conoscenze per dare la possibilità anche agli altri di esprimersi attraverso quella tecnica, esattamente come lui. Un accompagnatore e uno strumento, che ascolta e si mette in gioco.
Damiano e Rita, dell’associazione Sotto Alt(r)a Quota, mi hanno contattato per tenere un workshop di sartoria alla Festa del Moscato di Scanzo, una manifestazione gastronomica e culturale che si tiene tutti gli anni a Scanzorosciate, nelle colline vicino a Bergamo.
Ho accettato con immenso piacere per tante ragioni:
- sento il bisogno di pensare a ciò che faccio, mentre purtroppo sono così presa dal fare che a volte mi scordo il perché. Organizzare un laboratorio per i ragazzi nell'ambito che mi hanno proposto richiede un impegno di senso, e per questo ho detto sì subito
- non sono una sarta professionista, non sono una grafica, non sono una stampatrice. Sono una designer con una formazione industriale a cui piace sporcarsi le mani e indagare il rapporto tra i materiali, la forma, la progettazione e la produzione di oggetti artigianali. Voglio condividere quello che so fare anche se molto perfettibile, e da questa condivisione sono certa che nasceranno stimoli utili per tutti i partecipanti. Per fare insieme un viaggio creativo.
- Ho sempre amato lavorare con i bambini e i ragazzi, e ne sentivo la mancanza. Damiano stesso era un ragazzo che aveva partecipato a dei campi estivi in cui facevo l’animatrice; il fatto che si sia ricordato di me mi ha commosso, e vorrei riprendere il rapporto con i ragazzi che ho lasciato sospeso per tanti anni. Lo ricordo faticoso ma incredibilmente arricchente, pieno di domande e di risposte da cercare.
Il laboratorio si chiama (e notare la cura con cui hanno inventato il titolo!)
HABITA(r)T - CUCIRE UNA FASCIA PER CAPELLI IMPERTINENTI (CON FILO) A VISTA D'OCCHIO
è rivolto ai ragazzi dai 10 anni in su o da bambini accompagnati da un adulto
Domenica 8 settembre 2019
ore 16.00-18.00
terrazza della scuole medie, via degli Orti, Scanzorosciate BG
è gratuito ed gradita la prenotazione. Per info: Cell. 349.5386370 mail: saq.educativa@gmail.com
Vi aspettiamo!
E se proprio i workshop non ti interessano... sarà l'occasione perfetta per gustare un bicchiere di delizioso vino Moscato di Scanzo, in un piccolo e antico borgo in una bella serata settembrina.
Ho sempre diffidato dai corsi “preconfezionati”, quelli in cui non si dà molta libertà di scelta: a volte si forniscono dei kit e non si può scegliere nemmeno il colore dell’oggetto da realizzare. E poi li chiamano corsi creativi!
Credo che un corso o un workshop creativo debba aiutare ciascuno ad esprimere il proprio gusto e il proprio mondo interiore; chi tiene il corso non è un insegnante che detiene il sapere e che gli altri devono imitare. Lo vedo piuttosto come una persona che conosce una tecnica e che mette a disposizione le sue conoscenze per dare la possibilità anche agli altri di esprimersi attraverso quella tecnica, esattamente come lui. Un accompagnatore e uno strumento, che ascolta e si mette in gioco.
Damiano e Rita, dell’associazione Sotto Alt(r)a Quota, mi hanno contattato per tenere un workshop di sartoria alla Festa del Moscato di Scanzo, una manifestazione gastronomica e culturale che si tiene tutti gli anni a Scanzorosciate, nelle colline vicino a Bergamo.
Ho accettato con immenso piacere per tante ragioni:
- sento il bisogno di pensare a ciò che faccio, mentre purtroppo sono così presa dal fare che a volte mi scordo il perché. Organizzare un laboratorio per i ragazzi nell'ambito che mi hanno proposto richiede un impegno di senso, e per questo ho detto sì subito
- non sono una sarta professionista, non sono una grafica, non sono una stampatrice. Sono una designer con una formazione industriale a cui piace sporcarsi le mani e indagare il rapporto tra i materiali, la forma, la progettazione e la produzione di oggetti artigianali. Voglio condividere quello che so fare anche se molto perfettibile, e da questa condivisione sono certa che nasceranno stimoli utili per tutti i partecipanti. Per fare insieme un viaggio creativo.
- Ho sempre amato lavorare con i bambini e i ragazzi, e ne sentivo la mancanza. Damiano stesso era un ragazzo che aveva partecipato a dei campi estivi in cui facevo l’animatrice; il fatto che si sia ricordato di me mi ha commosso, e vorrei riprendere il rapporto con i ragazzi che ho lasciato sospeso per tanti anni. Lo ricordo faticoso ma incredibilmente arricchente, pieno di domande e di risposte da cercare.
Il laboratorio si chiama (e notare la cura con cui hanno inventato il titolo!)
HABITA(r)T - CUCIRE UNA FASCIA PER CAPELLI IMPERTINENTI (CON FILO) A VISTA D'OCCHIO
è rivolto ai ragazzi dai 10 anni in su o da bambini accompagnati da un adulto
Domenica 8 settembre 2019
ore 16.00-18.00
terrazza della scuole medie, via degli Orti, Scanzorosciate BG
è gratuito ed gradita la prenotazione. Per info: Cell. 349.5386370 mail: saq.educativa@gmail.com
Vi aspettiamo!
E se proprio i workshop non ti interessano... sarà l'occasione perfetta per gustare un bicchiere di delizioso vino Moscato di Scanzo, in un piccolo e antico borgo in una bella serata settembrina.
mercoledì 21 agosto 2019
Dal Fruttivendolo/4
Il binomio estate-anguria è inossidabile per molti, credo.
E non solo per la freschezza e il colore di questo frutto. Io lo collego sempre al momento di chiusura di una bella grigliata con gli amici, e mi ricorda quindi pomeriggi piacevoli con le persone amiche di una vita, all'ombra di qualche albero, con i tavolini pieghevoli e il barbecue acceso, tra chiacchiere e risate.
E dato che ero impegnata in queste piacevoli faccende, non mi sono messa a fare foto tra uno spiedino e l’altro, e mi affido ad alcune immagini trovate in rete che ben esprimono il carattere geometrico e cromatico dell’anguria.
Photo by Dmitry Bayer on Unsplash
Photo by Joanna Kosinska on Unsplash
Photo by Patrick Fore on Unsplash
Photo by Inbal Cohen on Unsplash
Secondo me ci starebbe anche un’immagine con le fette a triangolo, ma non l’ho trovata che mi piacesse appieno. Me la segno per l’anno prossimo!
E tu, quale frutto abbini all'estate?
E non solo per la freschezza e il colore di questo frutto. Io lo collego sempre al momento di chiusura di una bella grigliata con gli amici, e mi ricorda quindi pomeriggi piacevoli con le persone amiche di una vita, all'ombra di qualche albero, con i tavolini pieghevoli e il barbecue acceso, tra chiacchiere e risate.
E dato che ero impegnata in queste piacevoli faccende, non mi sono messa a fare foto tra uno spiedino e l’altro, e mi affido ad alcune immagini trovate in rete che ben esprimono il carattere geometrico e cromatico dell’anguria.
Photo by Dmitry Bayer on Unsplash
Photo by Joanna Kosinska on Unsplash
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Secondo me ci starebbe anche un’immagine con le fette a triangolo, ma non l’ho trovata che mi piacesse appieno. Me la segno per l’anno prossimo!
E tu, quale frutto abbini all'estate?
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martedì 6 agosto 2019
Cambiare Sguardo: La Cucina degli Scarabocchi
Sono un’amante dei libri di Hervé Tullet ancor prima di diventare mamma. L’immediatezza del suo tratto, l’incredibile giocosità e la disarmante semplicità delle sue proposte, mi stupiscono al confronto dei risultati che si ottengono leggendo i libri o svolgendo le attività proposte, che sono sempre sorprendenti e decisamente liberatori.
Questo è il mio ultimo acquisto, e te lo propongo perché in questo periodo estivo avrai più tempo per sperimentare e giocare con i tuoi bambini, se ne hai, e perché il cibo è fresco e colorato e avrai sicuramente una sinergia d’ispirazione.
Il libro è una sorta di quadernone in cui attraverso dei giochi grafici si cucina direttamente nel piatto ogni sorta di ricetta: minestre, insalate, spiedini, risotti, e chi più ne ha più ne metta.
La grafica è come sempre essenziale, e ho apprezzato come anche in bianco e nero i segni di Tullet siano efficaci, anche se non mancano le pagine colorate.
Noi abbiamo preso dei fogli bianchi di recupero e abbiamo disegnato il piatto e le posate, per non rovinare il libro. Ci siamo divertiti anche a inventarci diverse mise en place, perché davvero a volte basta dare il “la” e la fantasia non si ferma più.
In mezz’oretta di attività tutta la famiglia si è cimentata nella cucina grafica e abbiamo creato il nostro coloratissimo menù.
Questo è il mio ultimo acquisto, e te lo propongo perché in questo periodo estivo avrai più tempo per sperimentare e giocare con i tuoi bambini, se ne hai, e perché il cibo è fresco e colorato e avrai sicuramente una sinergia d’ispirazione.
Il libro è una sorta di quadernone in cui attraverso dei giochi grafici si cucina direttamente nel piatto ogni sorta di ricetta: minestre, insalate, spiedini, risotti, e chi più ne ha più ne metta.
La grafica è come sempre essenziale, e ho apprezzato come anche in bianco e nero i segni di Tullet siano efficaci, anche se non mancano le pagine colorate.
Noi abbiamo preso dei fogli bianchi di recupero e abbiamo disegnato il piatto e le posate, per non rovinare il libro. Ci siamo divertiti anche a inventarci diverse mise en place, perché davvero a volte basta dare il “la” e la fantasia non si ferma più.
In mezz’oretta di attività tutta la famiglia si è cimentata nella cucina grafica e abbiamo creato il nostro coloratissimo menù.
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lunedì 29 luglio 2019
Tutorial Estivi
Quest’anno la mia collaborazione con CasaFacile si è focalizzata sui tutorial di fai da te. In particolare propongo tutorial facili con materiali di recupero o comunque facilmente reperibili, anzi che tutti abbiamo già in casa.
Questo perché spesso quando voglio provare un fai da te nuovo la frustrazione più grande è la mancanza del materiale occorrente; così l’entusiasmo diminuisce e anche la spinta creativa.
Quest’estate ne abbiamo pubblicati un bel po’, partendo dai sassi segnaposto, presentati in questo post; l'estate è il periodo ideale per sperimentare qualche idea, perciò ti lascio qui di seguito il link e una foto a ciascun post estivo.
Partiamo con i legnetti che ho trovato sulla spiaggia durante una gita al mare: colorati con le tempere acriliche si trasformano in elementi decorativi dal mood etnico
Oppure, fermati da un elastico, diventano segnaposto e fermatovaglioli decorativi.
In questo tutorial ti mostro come decorare delle bottiglie di vetro con motivi che richiamano l’acqua e il mondo sottomarino.
Qui invece propongo come riutilizzare le cannucce di plastica, che personalmente avevo in casa ma ho deciso di non utilizzare più per motivi ecologici; invece di buttarle, suggerisco come utilizzarle decorando vasi e portacandele. Per chi fosse già più avanti di me nella battaglia contro l’uso superfluo della plastica, nulla vieta di usare le cannucce in carta, anzi!
Infine un tutorial per costruire dei piccoli pesi da appendere alla tovaglia per non farla svolazzare sul tavolo durante i pranzi all'aperto.
Quale vi piace di più? Volete qualche approfondimento su un tutorial in particolare?
Questo perché spesso quando voglio provare un fai da te nuovo la frustrazione più grande è la mancanza del materiale occorrente; così l’entusiasmo diminuisce e anche la spinta creativa.
Quest’estate ne abbiamo pubblicati un bel po’, partendo dai sassi segnaposto, presentati in questo post; l'estate è il periodo ideale per sperimentare qualche idea, perciò ti lascio qui di seguito il link e una foto a ciascun post estivo.
Partiamo con i legnetti che ho trovato sulla spiaggia durante una gita al mare: colorati con le tempere acriliche si trasformano in elementi decorativi dal mood etnico
Oppure, fermati da un elastico, diventano segnaposto e fermatovaglioli decorativi.
In questo tutorial ti mostro come decorare delle bottiglie di vetro con motivi che richiamano l’acqua e il mondo sottomarino.
Qui invece propongo come riutilizzare le cannucce di plastica, che personalmente avevo in casa ma ho deciso di non utilizzare più per motivi ecologici; invece di buttarle, suggerisco come utilizzarle decorando vasi e portacandele. Per chi fosse già più avanti di me nella battaglia contro l’uso superfluo della plastica, nulla vieta di usare le cannucce in carta, anzi!
Infine un tutorial per costruire dei piccoli pesi da appendere alla tovaglia per non farla svolazzare sul tavolo durante i pranzi all'aperto.
Quale vi piace di più? Volete qualche approfondimento su un tutorial in particolare?
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martedì 23 luglio 2019
Zainetto Asilo Su Ordinazione
Siamo in piena estate, ma non è mai troppo presto per portarsi avanti… Soprattutto chi a settembre inizierà l’avventura della scuola materna o del nido avrà bisogno di un bello zainetto dove riporre un cambio, la bavaglia, il pannolino… E di scriverci sopra il proprio nome.
Così ho pensato ad una sacca semplice, a coulisse, facile da chiudere e da indossare, abbastanza capiente e che potesse accompagnare il bambino per diversi anni, e cioè che non fosse caratterizzata da “bambino piccolo” e dalle mode del momento.
Ho quindi ripreso il motivo geometrico a triangoli usato l’anno scorso, perché mi ricorda il circo e lo trovo particolarmente allegro e adatto ai bambini. Sono disponibili tre versioni colore: rosa o azzurro per i più tradizionalisti e verde unisex.
L’esterno è in cotone stampato a mano su entrambi i lati;
la fodera interna, con tasca, è in fantasia con colori che richiamano l’esterno.
Gli spallacci, regolabili con un semplice nodo, sono di colore diverso per aiutare il bambino nel chiudere e indossare lo zainetto. Sul davanti posso applicare l’etichetta con il nome stampato a mano.
Questi zainetti sono disponibili su ordinazione scrivendo una mail a info@ladaridari.com oppure sul negozio Etsy; il tempo di realizzazione è di 5 giorni lavorativi. Il costo è 40 euro+spedizione.
Per le dimensioni e la regolabilità delle bretelle, potranno accompagnare i bambini anche alle elementari, come sacca per le scarpe da ginnastica, o per per piccole gite.
Così ho pensato ad una sacca semplice, a coulisse, facile da chiudere e da indossare, abbastanza capiente e che potesse accompagnare il bambino per diversi anni, e cioè che non fosse caratterizzata da “bambino piccolo” e dalle mode del momento.
Ho quindi ripreso il motivo geometrico a triangoli usato l’anno scorso, perché mi ricorda il circo e lo trovo particolarmente allegro e adatto ai bambini. Sono disponibili tre versioni colore: rosa o azzurro per i più tradizionalisti e verde unisex.
L’esterno è in cotone stampato a mano su entrambi i lati;
la fodera interna, con tasca, è in fantasia con colori che richiamano l’esterno.
Gli spallacci, regolabili con un semplice nodo, sono di colore diverso per aiutare il bambino nel chiudere e indossare lo zainetto. Sul davanti posso applicare l’etichetta con il nome stampato a mano.
Questi zainetti sono disponibili su ordinazione scrivendo una mail a info@ladaridari.com oppure sul negozio Etsy; il tempo di realizzazione è di 5 giorni lavorativi. Il costo è 40 euro+spedizione.
Per le dimensioni e la regolabilità delle bretelle, potranno accompagnare i bambini anche alle elementari, come sacca per le scarpe da ginnastica, o per per piccole gite.
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mercoledì 12 giugno 2019
Palette colori per la Collezione Estate
Il turchese non mi ha ancora stancato: con il suo tono fresco lo trovo ancora adatto, forse perché quest’anno l’estate si è fatta attendere tanto. Però, con la natura e il caldo esplosi in un attimo, ho sentito l’esigenza di accostarlo a un colore ricco di energia o che in qualche modo enfatizzasse la sua componente fredda.
Il giallo limone mi è sembrato perfetto, questi due colori insieme mi fanno pensare subito al brivido di una granita (al limone, certo!).
Per chi predilige i colori scuri, invece, trovo che la combinazione blu/turchese/giallo limone funzioni ugualmente, in maniera più discreta.
Ma mentre sceglievo i tessuti dal mio armadio delle stoffe, mi è capitata in mano una pezza azzurra, di un colore più smorzato rispetto al turchese, ma così rilassante ed elegante che non ho potuto fare a meno di pensare ad un pigro pomeriggio in terrazza, all’ombra di un cannicciato di bambù, cullata da un’amaca.
Il compendio caldo di questa sensazione me lo ha dato l’arancione, un bel tono vitaminico e frizzante, ma che non fa perdere il carattere rilassante dell’azzurro.
Così sono nate le palette estive, con cui proporrò i miei prodotti in questi mesi finalmente caldi e soleggiati.
Che cosa ne pensi, quale ti piace di più?
Il giallo limone mi è sembrato perfetto, questi due colori insieme mi fanno pensare subito al brivido di una granita (al limone, certo!).
Per chi predilige i colori scuri, invece, trovo che la combinazione blu/turchese/giallo limone funzioni ugualmente, in maniera più discreta.
Ma mentre sceglievo i tessuti dal mio armadio delle stoffe, mi è capitata in mano una pezza azzurra, di un colore più smorzato rispetto al turchese, ma così rilassante ed elegante che non ho potuto fare a meno di pensare ad un pigro pomeriggio in terrazza, all’ombra di un cannicciato di bambù, cullata da un’amaca.
Il compendio caldo di questa sensazione me lo ha dato l’arancione, un bel tono vitaminico e frizzante, ma che non fa perdere il carattere rilassante dell’azzurro.
Così sono nate le palette estive, con cui proporrò i miei prodotti in questi mesi finalmente caldi e soleggiati.
Che cosa ne pensi, quale ti piace di più?
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giovedì 6 giugno 2019
Tutorial: Sassi Segnaposto
Mio figlio Paolo è un raccoglitore seriale: da ogni passeggiata torniamo con rami, piume, foglie, castagne e sassi.
Da una gita sul fiume ha raccolto dei bei ciottoli, e mi è venuta un’idea su come usarli in modo creativo: realizzare dei segnaposto usando carta di giornale e colla vinilica, materiali davvero alla portata di chiunque e superfacili da trovare.
Se vuoi vedere qualche idea di ambientazione e sapere come si fa, sul sito di CasaFacile trovi il tutorial.
Che cosa ne pensi, secondo te è stata una buona idea-lampo?
Da una gita sul fiume ha raccolto dei bei ciottoli, e mi è venuta un’idea su come usarli in modo creativo: realizzare dei segnaposto usando carta di giornale e colla vinilica, materiali davvero alla portata di chiunque e superfacili da trovare.
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