Qualche settimana fa si sono sposati due nostri cari amici.
Ho cucito per loro due tovagliette e un bavaglino per la piccola Giorgia, e ho voluto utilizzare un tessuto fucsia e giallo perchè secondo me sono colori che si adattano alla loro personalità.
Nel modello utilizzato precedentemente (di Lotta Jansdotter, ma va?) mancava però un posto per il tovagliolo…
e così ne ho elaborato uno tutto mio, con una tasca unica dove mettere appunto il tovagliolo, ma anche le posate
Sul retro l’impuntura che delimita la tasca incornicia la tag.
ENGLISH TEXT
Two dear friends of ours got married some weeks ago.
I sewed for them two placemats and a bib for little Giorgia, and I wanted to use a pink and yellow fabric because I think these are colors that suit their personality.
The pattern I used previously (by Lotta Jansdotter) lacked a place for the towel ...
so I developed one of my own, with a pocket where to put the napkin and the cutlery.
On the back the stitching marking the pocket surrounds my tag.
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Pagine
mercoledì 29 settembre 2010
Nuove tovagliette - New Placemats
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sabato 25 settembre 2010
Baroque Frame
, Ho cercato per un sacco di tempo una cornice da recuperare, per trasformarla in una lavagna da appendere nella zona giorno.
Volevo una cornice barocchissima e piena di riccioli, sontuosa ed esagerata, per dare un po’ di contrasto allo stile minimal scandinavo, anzi klippan di tutto il resto.
Come spesso accade le cose più vicine sono quelle che non vediamo… e quando i miei genitori hanno cambiato la loro camera da letto qualche mese fa ho avuto la rivelazione: lo specchio che per anni è rimasto appeso sopra al comò era semplicemente perfetto!
Ho tolto lo specchio, verniciato con la pittura-lavagna il pannello retrostante, e ho dato una spruzzata di bianco acrilico opaco sulla cornice, con qualche imprecisione per evitare l’effetto sembro-antica-ma-sono-di-plastica…
Avrei voluto usare la lavagna come promemoria o bacheca per i messaggi ma… a me ha ispirato una serie di disegni e concetti filosofici che sicuramente prenderanno il sopravvento sulla lista della spesa e l’orario della visita dal dentista… e che ovviamente non mancherò di condividere qui!
ENGLISH TEXT
I searched for a long time a frame to recover, to make it a chalkboard in the living area.
I wanted a highly Baroque frame, full of curls, lavish and exaggerated to give a bit of contrast to the minimalist Scandinavian style of my home.
As it often happens, we do not see the closest things... and when my parents changed their bedroom a few months ago I had the revelation that for years the mirror hung above their dresser was just perfect!
I removed the mirror, painted with chalkboard-paint the back panel, and gave a splash of white acrylic matte to the frame, with some vagueness to avoid the it-seems-old-but-it-is-plastic effect...
I wanted to use the chalckboard as a reminder or message boards ... but it inspired a series of philosophical concepts and designs that will surely take precedence over the shopping list and time of visit to the dentist ... and of course I will share here!
Volevo una cornice barocchissima e piena di riccioli, sontuosa ed esagerata, per dare un po’ di contrasto allo stile minimal scandinavo, anzi klippan di tutto il resto.
Come spesso accade le cose più vicine sono quelle che non vediamo… e quando i miei genitori hanno cambiato la loro camera da letto qualche mese fa ho avuto la rivelazione: lo specchio che per anni è rimasto appeso sopra al comò era semplicemente perfetto!
Ho tolto lo specchio, verniciato con la pittura-lavagna il pannello retrostante, e ho dato una spruzzata di bianco acrilico opaco sulla cornice, con qualche imprecisione per evitare l’effetto sembro-antica-ma-sono-di-plastica…
Avrei voluto usare la lavagna come promemoria o bacheca per i messaggi ma… a me ha ispirato una serie di disegni e concetti filosofici che sicuramente prenderanno il sopravvento sulla lista della spesa e l’orario della visita dal dentista… e che ovviamente non mancherò di condividere qui!
ENGLISH TEXT
I searched for a long time a frame to recover, to make it a chalkboard in the living area.
I wanted a highly Baroque frame, full of curls, lavish and exaggerated to give a bit of contrast to the minimalist Scandinavian style of my home.
As it often happens, we do not see the closest things... and when my parents changed their bedroom a few months ago I had the revelation that for years the mirror hung above their dresser was just perfect!
I removed the mirror, painted with chalkboard-paint the back panel, and gave a splash of white acrylic matte to the frame, with some vagueness to avoid the it-seems-old-but-it-is-plastic effect...
I wanted to use the chalckboard as a reminder or message boards ... but it inspired a series of philosophical concepts and designs that will surely take precedence over the shopping list and time of visit to the dentist ... and of course I will share here!
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martedì 21 settembre 2010
Regali da NY
Come promesso, ecco qui il reportage dei regali che mi hanno portato i miei titolari da NY.
Entrambi sono convinti che per tenere viva la creatività sia indispensabile lasciarsi contaminare da stimoli che derivano non necessariamente dal proprio ambito lavorativo (loro ad esempio sono appassionati d'arte).
Perciò quando ho chiesto il venerdì per dedicarmi al craft hanno compreso benissimo che gli stimoli che vengono da questa mia attività collaterale possano in qualche modo influire positivamente anche sul mio lavoro, ed è stato facile trovare un accordo. E devo dire che è proprio così.
Si sono presi un pomeriggio intero del loro soggiorno newyorkese per prendere appuntamento, andare fino a Brooklyn e cercare il building dello studio di Lotta Jansdotter; per loro è stata un'incursione in uno studio di design di altro genere, più femminile, più homemade e... in puro stile "Klippan" -come lo storico divano Ikea-, che è il termine con cui definiscono scherzosamente il carattere delle mie creazioni, della mia casa e del mio modo di sentire che si ispira alla Scandinavia.
Ecco quindi il nuovo libro di Lotta Jansdotter, Homemade Living, con allegate delle schede con ricette scandinave
poi alcuni dei suoi kit per realizzare una borsa, delle mutandine da bambino, i softies-giraffa e una stola
Entrambi sono convinti che per tenere viva la creatività sia indispensabile lasciarsi contaminare da stimoli che derivano non necessariamente dal proprio ambito lavorativo (loro ad esempio sono appassionati d'arte).
Perciò quando ho chiesto il venerdì per dedicarmi al craft hanno compreso benissimo che gli stimoli che vengono da questa mia attività collaterale possano in qualche modo influire positivamente anche sul mio lavoro, ed è stato facile trovare un accordo. E devo dire che è proprio così.
Si sono presi un pomeriggio intero del loro soggiorno newyorkese per prendere appuntamento, andare fino a Brooklyn e cercare il building dello studio di Lotta Jansdotter; per loro è stata un'incursione in uno studio di design di altro genere, più femminile, più homemade e... in puro stile "Klippan" -come lo storico divano Ikea-, che è il termine con cui definiscono scherzosamente il carattere delle mie creazioni, della mia casa e del mio modo di sentire che si ispira alla Scandinavia.
Ecco quindi il nuovo libro di Lotta Jansdotter, Homemade Living, con allegate delle schede con ricette scandinave
poi alcuni dei suoi kit per realizzare una borsa, delle mutandine da bambino, i softies-giraffa e una stola
due quaderni a quadretti con le sue grafiche, con il bordo cucito
e infine la borsina che conteneva il tutto
Il minimo che posso fare per ringraziarli è invitarli a cena e servire i piatti delle ricette del libro!
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shopping
lunedì 20 settembre 2010
Non sto più nella pelle
AAAAAAAWWWWWWWW!!!
Urlo di gioia e batticuore
Ho appena ricevuto un regalo F A V O L O S O: direttamente da New York, dallo studio di Lotta Jansdotter, il suo nuovo libro, alcuni kit, una borsina, e qualche set di cartoleria!!!!!!!!
A breve un dettagliato reportage.
E grazie infinite ai miei titolari :-*
Dovevo dirlo a qualcuno!!
Urlo di gioia e batticuore
Ho appena ricevuto un regalo F A V O L O S O: direttamente da New York, dallo studio di Lotta Jansdotter, il suo nuovo libro, alcuni kit, una borsina, e qualche set di cartoleria!!!!!!!!
A breve un dettagliato reportage.
E grazie infinite ai miei titolari :-*
Dovevo dirlo a qualcuno!!
venerdì 17 settembre 2010
I ♥ Provence
Neanche questa pioggia preautunnale riesce a sbiadire il ricordo della bellissima vacanza in bici tra Provenza e Camargue, accennata in questo post.
Abbiamo percorso un anello di circa 200 km, partendo da Arles, passando per Saintes Maries de la Mer, Aigues Mortes, Nimes, Pont du Gard, Avignon, Saint Rémy de Provence, Les Baux de Provence e tornando ad Arles. Con un preludio a Grasse e Aix en Provence, già che si era sulla strada.
Una scorpacciata di colori, dolci, paesaggi tra l’immenso del mare e i dettagli deliziosi sopra ogni singolo oggetto.
...animali selvatici...
...architetture antiche...
...finestre e porte variopinte...
...negozietti e ristorantini...
...delizie...
...shopping gastronomico...
...saliscendi...
... e le mie texture!
Abbiamo percorso un anello di circa 200 km, partendo da Arles, passando per Saintes Maries de la Mer, Aigues Mortes, Nimes, Pont du Gard, Avignon, Saint Rémy de Provence, Les Baux de Provence e tornando ad Arles. Con un preludio a Grasse e Aix en Provence, già che si era sulla strada.
Una scorpacciata di colori, dolci, paesaggi tra l’immenso del mare e i dettagli deliziosi sopra ogni singolo oggetto.
...animali selvatici...
...architetture antiche...
...finestre e porte variopinte...
...negozietti e ristorantini...
...delizie...
...shopping gastronomico...
...saliscendi...
... e le mie texture!
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viaggi
domenica 12 settembre 2010
Silk Samples
Qualche post fa avevo chiesto qualche suggerimento per utilizzare dei campionari di tessuto, e mi avete dato un sacco di idee.
Avevo da un po’ questo book di sete cinesi a quadri, dai colori fantastici:
Ed ecco come li ho utilizzati:
1. Ho creato delle rose sulla base del modello di The Purl Bee, spennellando i vari pezzi con della colla vinilica diluita perchè non si sfilacciassero.
Ho poi creato delle spille con dei piccoli bouquet che ho fissato su dei tondi di feltro con la colla a caldo.
2. Ho cucito delle semplicissime pochette con cerniera, aggiungendo su un lato una piccola asola realizzata con lo stesso tessuto della fodera dove agganciare un anello per portachiavi.
ENGLISH TEXT
A few posts ago I asked for suggestions to use some fabric samples, and you gave me lots of ideas.
I had this book of Chinese silk samples, with bright and beautiful colors.
And here's how I’ve used them:
1. I created some roses with The Purl Bee pattern, brushing the pieces with diluted glue so the fabric would not ravel.
Then I created some brooches with small bouquets fixed with hot glue on a felt support.
2. I sewed some simple zip clutches, adding on one side a small hole made with the same fabric liner in which I inserted a keychain ring.
Avevo da un po’ questo book di sete cinesi a quadri, dai colori fantastici:
Ed ecco come li ho utilizzati:
1. Ho creato delle rose sulla base del modello di The Purl Bee, spennellando i vari pezzi con della colla vinilica diluita perchè non si sfilacciassero.
Ho poi creato delle spille con dei piccoli bouquet che ho fissato su dei tondi di feltro con la colla a caldo.
2. Ho cucito delle semplicissime pochette con cerniera, aggiungendo su un lato una piccola asola realizzata con lo stesso tessuto della fodera dove agganciare un anello per portachiavi.
ENGLISH TEXT
A few posts ago I asked for suggestions to use some fabric samples, and you gave me lots of ideas.
I had this book of Chinese silk samples, with bright and beautiful colors.
And here's how I’ve used them:
1. I created some roses with The Purl Bee pattern, brushing the pieces with diluted glue so the fabric would not ravel.
Then I created some brooches with small bouquets fixed with hot glue on a felt support.
2. I sewed some simple zip clutches, adding on one side a small hole made with the same fabric liner in which I inserted a keychain ring.
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mercoledì 8 settembre 2010
non c'è 2 senza 3
Non c'è due senza tre...
Mi chiedo se l'accettare più serenamente le incognite del futuro sia un segno di maturità o piuttosto una sorta di rassegnazione.
Quel che so è che ho imparato a tenere aperte nuove strade, ad apprezzare la libertà di scegliere quali seguire, a guardarmi intorno e a godere di ciò che la vita già mi offre, e non è poco.
Perciò, se il quattro verrà da sè, io non ho paura.
Mi chiedo se l'accettare più serenamente le incognite del futuro sia un segno di maturità o piuttosto una sorta di rassegnazione.
Quel che so è che ho imparato a tenere aperte nuove strade, ad apprezzare la libertà di scegliere quali seguire, a guardarmi intorno e a godere di ciò che la vita già mi offre, e non è poco.
Perciò, se il quattro verrà da sè, io non ho paura.
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