Angela mi ha commissionato tante cose, e casa sua sta diventando il museo ladaridari: presine, grembiuli, tovaglie, cuscini, tende, borse… ma incredibilmente non finisce mai di stupirmi: stavolta ha chiesto uno scendiletto.
Un accessorio che non ho mai nemmeno lontanamente considerato, di cui francamente ho sempre ignorato l’utilità, se non –ricordando quelli della camera dei miei genitori, orrido regalo mio e di mia sorella da piccole- di farsi delle pazze scivolate in stile surf sul parquet.
Ma ho voluto cercare il giusto verso per considerare questo oggetto e renderlo centro di un nuovo progetto.
Lo scendiletto è una coccola per i piedi. Quando dal calduccio sotto le coperte li poggiamo sul freddo pavimento non possiamo che rabbrividire fino alla punta dei capelli. Quando facciamo l’ultimo passo per chiudere la giornata, è proprio lui che calpestiamo.
Da qui la scelta di tessuti in lana, leggeri, morbidi, caldi. Le tinte scelte, nei toni del blu e del grigio, per abbinarsi alla camera di Angela, ma anche perchè piuttosto maschili e rigorosi, e mi suggerivano un’idea di impavida protezione per i piedi delicati di una donzella.
Sul retro ho applicato una classica retina antiscivolo in gomma, lavabile fino a 40°
Una piccola tag
E voilà, i piedini di Angela sono coccolati e al calduccio dal primo all'ultimo passo della giornata.
8 commenti:
Che bello!
Mi piace, è una bella idea.
Ben fatto!
Ottima l'aggiunta della rete antiscivolo!
ciao
Anche io non l'ho mai considerato utile, invece ultimamente mi sto ricredendo. La tua versione è favolosa e l'aggiunta della rete antiscivolo la rende anche funzionale oltre che bella.
Bellissimo e originalissimo!
Davvero originale, anche se non credo che mi convertiró ancora allo scendiletto.... Yuk!
Paola
E' strabello Daria!!!
Io lo adotterei immediatamente!!
un abbraccio Clod
bubusettete.....
ciao Daria....pensavamo di averti persa per sempre.....come al solito ottimo lavoro.
ho voglia di vedertiiiiiiiiiiiiiii!!!
organizziamoci.
Pat
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