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lunedì 30 luglio 2018

Paperless Post

Qualche giorno fa ho ricevuto la proposta di usare un buono di Paperless Post entro fine luglio.

Paperless Post è un sito che propone raffinati biglietti e cartoline virtuali da inviare via mail. Ce ne sono tantissimi e per le più svariate occasioni, dal compleanno (anche per fare gli auguri in ritardo!) alle partecipazioni di matrimonio, agli inviti per le feste dei bambini, alla carta stampata per professionisti.

Devo dire la verità, io sono un po’ vecchio stile: ricevere e dare un biglietto cartaceo è insuperabile, ma questo sito mi è piaciuto subito per la grafica e la cura del materiale proposto. Ad esempio ci sono alcuni modelli di designer famosi, soprattutto americani, da Kate Spade a Jonathan Adler.

Per inviare i biglietti è necessario creare un account, poi si possono scegliere alcuni modelli gratuiti, anche questi graziosi e curati, oppure acquistare un “pacchetto” di monete virtuali con cui poter utilizzare altri contenuti e personalizzare alcuni dettagli, come lo sfondo, il colore della busta, il francobollo ecc.

Ladaridari_2018_paperlesspost_personalize

Ho apprezzato l’animazione di anteprima dell’apertura del biglietto: molto semplice, senza particolari effetti speciali, richiama proprio la ricezione di un biglietto reale. E soprattutto nessun banner pubblicitario fastidioso.

Ma perché ho accettato di scrivere un post su questo servizio che tocca marginalmente ciò che faccio? Principalmente per la qualità dei servizi e… per l’effetto sorpresa!

Quando mi capita di realizzare oggetti che poi verranno regalati, mi sento un po’ come Babbo Natale, e mi piace immaginare l’espressione di sorpresa del destinatario. Così anche in questa occasione, mi piace pensare alla faccia di chi riceverà un biglietto del tutto inaspettato, anche se virtuale.

L’unica occasione “ufficiale” che ho in questo periodo è il compleanno della mia nipotina, e per lei ho scelto accuratamente insieme ai miei bimbi questo biglietto, che loro si sono divertiti a personalizzare.

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Ho poi utilizzato la possibilità super utile di programmare gli invii! Credo la sfrutterò per i futuri compleanni degli amici.

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Poi ho scelto alcune delle mie clienti più affezionate per ringraziarle degli acquisti e augurare loro buone vacanze.

Ladaridari_2018_paperlesspost_angela

E gli altri… beh, li ho inviati alle persone più care senza un motivo preciso, solo per dire loro grazie di esserci, per salutarle, regalare un sorriso, e stupirle, appunto.

Ladaridari_2018_paperlesspost_just because

Perché è vero, ricevere un biglietto reale è un’esperienza piacevole, sensoriale e probabilmente insostituibile, ma anche un piccolo pensiero virtuale, se ben fatto, può stupire e commuovere allo stesso modo.
E infatti me ne sono regalata uno anche per me!

Ladaridari_2018_paperlesspost_just for me


ENGLISH TEXT

A few days ago I received a proposal to use a Paperless Post voucher by the end of July.

Paperless Post is a site that offers refined virtual invitations and cards to send via email. There are so many different illustrations and for the most varied occasions, from the birthday (also when you are late!) to wedding or children's parties invitations, to professional stationery.

I have to tell the truth, I'm a bit old-fashioned: receiving and giving a real paper card is an unique experience, but I immediately liked this site for the graphics and the care of the proposed material. For example, there are some models of famous designers, especially Americans, from Kate Spade to Jonathan Adler.

You need to create an account to send the cards, then you can choose some free models, even these pretty, or buy a "package" of virtual coins with which you can use other content and customize some details, such as background, color of the envelope, the stamp etc.

I appreciated the preview animation of the card opening: very simple, without special effects, it recalls the reception of a real card. And above all, no annoying advertising banners.
But why did I agree to write a post about this service that marginally affects what I do? Mainly for the quality of services and ... for the surprise effect!

When I have to make an object that will be a gift, I feel a bit like Santa Claus, and I like to imagine the recipient's surprise expression. So even on this occasion, I like to think of the face of those who will receive a totally unexpected ticket, even if virtual.

The only "official" occasion I have at this time is my niece's birthday, and for her I carefully chose this card with my children, who enjoyed to personalize the background and the message
I then used the super useful option to schedule shipments! I think I will use it for future friends' birthdays.

Then I chose some of my most loyal customers to thank them for purchases and wish them happy holidays.

And the others… well, I sent them to the dearest people without a specific reason, just to say thank you for being next to e, to greet them, give a smile, and maze them.

Because it's true, receiving a real ticket is a pleasant, sensory and probably unique experience, but even a small virtual thought, if well done, can amaze and move in the same way.
And in fact I got one for me too!

lunedì 16 luglio 2018

Essenzialità: il Campeggio

Da pochi giorni siamo tornati da una lunga vacanza sul Lago di Garda, una meta che conosciamo e che amiamo moltissimo. Io ci ho trascorso tutte le mie vacanze di famiglia, e ho dei bellissimi ricordi; generalmente ci andiamo per il weekend, ma quest'anno avevo voglia di una vacanza varia ed attiva, abbastanza vicino a casa da permettere a Giorgio di raggiungerci durante il weekend e a me di andare a Milano per la giornata di formazione organizzata da Casa Facile.
E naturalmente siamo andati in campeggio, con il nostro camper, e colgo l'occasione per riprendere il discorso sull'Essenzialità e spiegarvi perchè mi piace così tanto andare in campeggio.
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1) Il campeggio è come una piccola città: ci sono le "case", le strade, gli spazi comuni, le aree verdi, quelle ricreative, i servizi... Mi piace osservare se questa piccola città è stata ben progettata: ad esempio raggruppando i servizi in un'area sola, più o meno centrale. Oppure se la viabilità consente ai bambini di giocare per strada in sicurezza o se al contrario le auto e i camper passano un po' ovunque. Adoro i piccoli accorgimenti che rendono maggiormente fruibili i servizi igienici, come i ganci per appendere i vestiti e le borse, o una piccola mensola; o anche la disposizione delle docce e degli spogliatoi, la presenza o meno di specchi... Apprezzo sempre le piante e la vegetazione, le fontanelle. E poi, diciamolo, una città in cui tutti vivono in vacanza è sicuramente più rilassata e piacevole da abitare piuttosto che quelle frenetiche a cui siamo abituati! Diciamo che per me è un esercizio nell'immaginare la "città ideale" che ognuno di noi vorrebbe.
2) Lo spazio è ristretto, dentro e fuori. Questo potrebbe sembrare un punto a sfavore, ma ha due vantaggi...
FUORI: sei a contatto con le altre persone, senza barriere artificiali tra una proprietà e l’altra; al massimo c’è una siepe. Ci si educa alla tolleranza, ma anche al rispetto della privacy altrui. E’ singolare che sia un posto dove in estate siamo quasi tutti in costume o comunque poco vestiti; eppure c’è una sorta di regolazione della pubblica decenza. E’ facile fare amicizia, magari mentre si fa colazione... un po' come al bar, ma in pigiama.
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DENTRO: si ottimizzano gli spazi e i tempi, si tiene in ordine. Si cerca di dare uno spazio a ciascuno e a ciascuna cosa, a renderne la fruizione funzionale per tutti, perché il soggiorno sia piacevole e rilassante e non un incubo e fonte di stress.
3) Si scopre che si possono fare le cose che normalmente si fanno al chiuso anche all'aperto: ad esempio lavare i piatti, che per me rimane uno dei momenti social per eccellenza, o fare la doccia, lavarsi i denti, asciugarsi i capelli. Ci si sente più a contatto con la natura e i piedi sono spesso impolverati. Anzi, spesso e volentieri si è proprio a piedi nudi.
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4) Si scopre che la “casa” non sono tanto le 4 mura che la racchiudono, quanto uno “spazio” in cui si svolge una quotidianità, più o meno condivisa. Basta un tessuto per creare riparo, limite, privacy, comfort. Si sviluppa la flessibilità del pensiero, la creatività dell’usare un oggetto, rendendolo multifunzionale.

5) Generalmente (generalmente...) si sviluppa il proprio senso civico. Si ha più cura degli spazi comuni, perché tutti li usano e sono indispensabili per ciascuno. Si tiene pulito il lavatoio o il pavimento della doccia, si rispetta la raccolta differenziata. Non si sprecano le risorse come l'acqua o il gas.
Quando torno a casa dopo una vacanza in campeggio mi sento più snella, non nel senso fisico, ma mentale: è come se facessi un decluttering del superfluo che ho in testa e intorno a me, e questo mi aiuta sempre a focalizzare quello che davvero mi è indispensabile e quello che invece mi appesantisce.
ladaridari_campeggio_sdraio al tramonto













lunedì 9 luglio 2018

A Milano per Casa Facile Academy

Lunedì 2 luglio ho partecipato alla prima giornata di formazione dedicata alle blogger di Casa Facile, al palazzo Mondadori di Segrate, una sede d’eccezione per la meravigliosa architettura e il verde intorno.
Ero già stata in questo splendido posto anni fa, quando durante l’università per raggranellare qualche soldo affiancavo saltuariamente un commerciane i scarpe che una volta alla settimana aveva la licenza per vendere nello spaccio aziendale. Già allora, da studente di design, mi aveva stupito ed entusiasmato, e tornarci oggi dopo tanti anni, grazie alla collaborazione con la mia rivista preferita è stata una gioia e una bellissima coincidenza.

Casafacile_Formazione_Ingresso

Questa volta ho lasciato la timidezza a casa e mi sono buttata a capofitto, godendomi appieno l’esperienza, l’incontro con le altre blogger e con la redazione.

Il clima che si respira è sempre professionale ma anche molto amichevole, ed è stato un piacere confrontarmi con nuove cose da imparare e con le altre blogger: si trovano sempre stimoli inaspettati, punti di interesse comune e anche differenze di stile o di carattere, che valorizzano e caratterizzano ciascuna di noi. Trovo che il rispetto e il riconoscimento della personalità di ciascuna sia una cosa eccezionale, e sono sempre più felice di far parte di questo gruppo.

Casafacile_Formazione_Auditorium

Dopo le lezioni su SEO, utilizzo di immagini e Wordpress, tenute dalla nostra coach Barbara, abbiamo visitato la redazione. Questo è stato il momento più emozionante e sorprendente della giornata: vedere dove e come viene pensata la rivista numero per numero.

Ma perché sorprendente? Perché io mi immaginavo un ambiente frenetico, affollato di persone e computer. E invece ho trovato un ambiente open, tranquillo e pieno di personalità, quella delle persone che ci lavorano, che sono un bel gruppo non troppo numeroso e molto affiatato.

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Lo spazio è diviso da librerie basse, che garantiscono concentrazione ma anche facilità di comunicazione. Le postazioni sono una di fronte all’altra, per favorire lo scambio di idee.
Ovunque ci sono fotografie, biglietti dei lettori e dei colleghi, regali, cimeli e soprattutto piante. La redazione è piena di verde, e credo che molte di quelle piante siano curate direttamente dalle persone che ci lavorano.

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E ovviamente non mancano i numeri passati, le copertine in ordine cronologico e grafico, e libri di design, cucina, giardinaggio, viaggi e tutto ciò che culturalmente e visivamente possa ispirare.
Lo spazio riunioni è un piccolo ambiente raccolto ricavato sempre tra le librerie basse, e persino la scrivania del direttore Giusi Silighini non fa eccezione.

Casafacile_Formazione_Redazione_Dettagli

Nel pomeriggio, dopo una lezione sul fotoritocco, abbiamo potuto mettere subito in pratica quanto appreso con una esercitazione di gruppo: creare una moodboard per una cucina Scavolini, partner dell’iniziativa.
Il mio gruppo ha lavorato sulla cucina Favilla, che abbiamo definito Country Chic per i dettagli eleganti ma caldi allo stesso tempo, come la cornice attorno alle ante e la maniglia in una bellissima finitura bronzo invecchiato.

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Questo il frutto del nostro lavoro: abbiamo pensato di affiancare lo stile un po’ retrò della cucina ad accessori dal sapore industrial e a dettagli dorati.
Vi piace?

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Ma non è tutto: ecco i bellissimi cadeaux che abbiamo portato a casa: una shopper in tela, il numero di luglio in anteprima, la stampa della foto di gruppo della giornata di presentazione delle blogger CF Style e... un cornetto portafortuna! Come si fa  a non voler bene a chi lavora così?

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