Per chi non sa di cosa stiamo parlando ecco il post dell’anno scorso.
Non può mancare un’immagine dell’invito stupendo realizzato dalle organizzatrici… ma come si fa a dire di no?
Ci sono, ci sono, anche se queste pagine sono bianche da troppo tempo.
La panza cresce, credo che dovrò pagare l’IMU anche per lei ormai, e il fratellino di Michele, che per ora non ha ancora un nome, ha trovato posto nei miei pensieri e a dirla tutta ho anche voglia di conoscerlo.
In questi mesi sono un po’ come un colapasta, piena di buchi da cui l’energia esce. Ho dovuto tapparne alcuni per non disperderne troppa, e quello del blog e di la.daridari è piuttosto grosso come buco, anche se devo dire che è sempre stato una delle fonti principali di energia entrante.
Ci sarebbero fiumi di parole da scrivere su questi mesi di silenzio, di come sia difficile anche solo fare foto di texture perchè i tuoi occhi sono rapiti da una meraviglia di un anno e mezzo che ogni giorno fa passi da gigante, ma non voglio guardare al passato, concentriamoci piuttosto sul futuro.
Nel prossimo post ci saranno notizie e inviti per un mercatino a cui voglio partecipare, non tanto con le mie creazioni, che saranno pochissime ahimè, ma per rivedere le amiche conosciute nell’edizione dell’anno scorso.
Intanto posto una foto di quest’estate (lo so, lo so, non ho foto recenti, ok?) che illustra le condizioni in cui dovrei mettermi a creare con il mio fido aiutante.
La tanto sospirata estate è arrivata col botto, con delle giornate lunghe e belle afose. Ma qui non ci lamentiamo, e neanche la calura può fermarci… Domenica infatti parteciperò come espositore al Band Loch Market#5, a Bergamo.
Questo bel raduno creativo dove acquistare ed apprezzare l’handmade e il craft giovane e fresco è forse l’unico del genere organizzato nella mia provincia, ed ho aspettato ben 5 edizioni prima di candidarmi. Sono davvero emozionata e felice di essere stata scelta tra i 30 designer che esporranno e venderanno le loro creazioni domenica 23 (cioè dopodomani) al Parco della Trucca a Bergamo, dalle 16.00 alle 20.30.
Questo evento sta creando sempre più interesse, tanto che il quotidiano locale L’Eco di Bergamo gli ha dedicato un’intera pagina sull’uscita di oggi, con interviste alle crafter bergamasche e ovviamente alle tre organizzatrici.
Online una versione più stringata dell’articolo.
Come sempre alla vigilia di queste manifestazioni sono emozionata e piena di aspettative… vorrei vedere tanta gente conosciuta, visto che sono nella mia città, e conoscerne altrettanta. Vorrei incontrare da vicino altri designer interessanti. E vorrei anche che ci fosse bel tempo, per prendere il sole ma soprattutto perchè con la pioggia l’evento sarebbe annullato! Quindi dai, una bella danza del sole!!!
Sono passati alcuni giorni dal Festival dell’Handmade, a cui ho partecipato per la prima volta come espositrice.
Ho rimesso a posto tutto (o quasi) e ho lasciato decantare le impressioni “a caldo”, così per riflettere un po’. Non sono esperta di mercatini, e i pochi che ho fatto hanno sempre avuto un effetto euforizzante… Volevo vedere se stavolta qualcosa era cambiato…Niente da fare, l’entusiasmo non è calato, semplicemente è stato incanalato nel proposito di partecipare a più eventi del genere.
Sono stati due giorni intensi, massacranti (avevo Michele al seguito, con Giorgio come baby sitter d’eccezione… avete idea di che cosa voglia dire preparare uno stand, il cibo e le pappe, il necessario per il bimbo e possibilmente qualche vestito mio – mio marito grazie al cielo le valigie se le fa da solo… ), ma veramente colmi di cose belle: non solo le creazioni, gli artigiani, l’atmosfera, la location… per me è stato come uscire dalla crisalide.
Guardo le foto e mi vedo felice.
Sto facendo quello che mi piace: creo e le persone apprezzano ciò che faccio, sono disposte a pagare per avere cose che ho inventato e realizzato io!
Ho un piccolo spazio mio, da allestire come piace a me, che comunica chi sono.
Sorrido mentre monto l’attaccapanni, mentre racconto come nascono le tovagliette, mentre pulisco la polvere che nella notte è caduta sui piatti da esposizione.
Mi sento colorata come i tessuti che uso.
Forse questo non è il periodo economico migliore
Probabilmente in questa fase della mia vita le mie energie devono essere ampiamente impiegate per la mia famiglia
Forse l’Italia non è un Paese dove l’handmade è particolarmente diffuso, apprezzato e sostenuto.
Ma il mio sogno è questo, e io credo che la vita ci porti naturalmente a fare quello per cui siamo più portati; quindi, prima o poi, in qualche modo, il mio sogno sarà realtà.
A novembre ho visitato la prima edizione di questo festival, organizzato da Roberta, alias MadamaRobè.
L’entusiasmo creativo che permeava il padiglione del Ex Arsenale di Verona, location veramente stupenda, mi ha contagiata a tal punto che, non appena ho saputo che si stava preparando anche l’edizione primaverile non ci ho pensato un attimo, mi sono iscritta all’istante.
Dopo è arrivata la fase di convincimento marito e organizzazione pupo.
Poi è stata la fase (per la verità non del tutto trascorsa) del produci senza sosta, in qualsiasi secondo libero tu abbia nella giornata.
Ed ecco la fase pensiamo all’allestimento.
Ed infine, quando comincia il conto alla rovescia, parte la fase pubblicizza e invita il mondo.
Quindi sabato 13 e domenica 14 aprile vi aspetto, insieme ad altri 100 creativi davvero in gamba, all’ Ex Arsenale di Verona.
Fate una gita di primavera, respirate la bellezza della città e delle creazioni esposte, non ve ne pentirete!
Io non sto più nella pelle, chissà quante persone conoscerò, quante idee mi verranno, quanti trucchi del mestiere potremo scambiarci… un sogno che diventa realtà!
Vi aspetto!!!!!
Questo lungo inverno non vuole andarsene… nemmeno la mia ghirlanda di primavera ha sortito alcun effetto…
Le poche giornate belle e tiepide che riescono ad averla vinta su neve e gelo scatenano corse e passeggiate all’aperto come se non ci fosse un domani.
Settimana scorsa, sulle Mura di Bergamo Alta, tutte le persone, me e Michele compresi, si sono goduti il sole in faccia e il panorama, abbandonando per la fretta biciclette e passeggini dove capitava. Mai come in questi casi vale il detto Carpe Diem!