Dopo gli ultimi due weekend posso affermare con certezza che aprire un
blog è stata una delle cose
migliori che abbia fatto nella mia vita.
Ma andiamo per ordine…
Il
25 novembre ho convinto Giorgio (Michele mi appoggiava in pieno, lui ama il craft, anche se ha solo 7 mesi…) ad andare a Verona per il
Festival dell’Handmade.
Non so se era il bicchiere di vino sorseggiato a pranzo, o forse più l’atmosfera creativa, la location splendida, fatto sta che ho abbandonato la timidezza e invece di fare la solita scena muta mi sono presentata agli espositori come
la.daridari, con il timore di non essere riconosciuta, o di essere presa per pazza o peggio ancora come una presuntuosa che pensa che tutti la conoscano. Beh, la sorpresa è stata non solo l’essere riconosciuta ma soprattutto essere accolta con
affetto. Ho
abbracciato persone che conosco via etere da mesi, alcune da anni.
Mi sono resa conto che la virtualità della rete è in effetti molto più
vera di quanto non si pensi, perchè muove
persone reali. Che se uno ci mette se stesso in quello che fa, viene riconosciuto anche attraverso uno schermo. Che fare il personaggio non paga, perchè alla lunga è l’essere autentici e sinceri che ti rende credibile.
Non parlerò della qualità della selezione degli espositori, davvero molto alta e varia, di cui potete leggere in molti
blog e riviste online, ma dell’effetto che personalmente mi ha fatto questa visita. Mi sono sentita parte di un gruppo immenso eppure coeso di persone, appassionate, creative, attive… ho fatto il pieno di
sogni ed
energia.
Purtroppo, presa com’ero dalle chiacchiere, non ho fatto nessuna foto, ma qualche assaggio lo trovate
qui.
Lo scorso weekend, l’
1-2 dicembre, come avevo
scritto, ho partecipato a un
mercatino in provincia di Bergamo.
Ho detto sì perchè mi è sembrata una proposta fin da subito molto
rilassata: diverse partecipanti sono molto impegnate, chi con i figli, chi con il lavoro, chi con i propri problemi personali… e io, con un bimbo piccolo, sarei stata felice di partecipare anche con solo qualche decorazione natalizia. Il gruppo organizzatore era composto perlopiù da
scrappers, e lo scrapbooking io proprio non lo conosco; mi piacciono le carte, la precisione e la meticolosità con cui vengono realizzate le creazioni, e ammiro gli scrappers per questo, ma per ragioni di coerenza, di tempo, di risorse e di feeling, non mi ci sono mai cimentata. Conoscevo solo
una di loro, ma l’opportunità di conoscere delle creative che abitano vicino a me era troppo ghiotta, e mi sono buttata… e per fortuna!
La sorpresa, in questo caso, è
l’entusiasmo che minuto dopo minuto ha contagiato tutte, e il grosso bagaglio carico di amicizia che ci siamo portate tutte a casa.
Questione di feeling,
gusto, correttezza, organizzazione, attenzione per il
dettaglio (c’era un banco per confezionare i regali con sacchetti di carta
fatti a mano!!!): nella sala comune del B&B che ci ha ospitato abbiamo avuto un andirivieni continuo di gente, abbiamo intrecciato le nostre conoscenze, scoprendo che il mondo a volte è proprio piccolo. Abbiamo condiviso
torte, caffè, pizza, chiacchiere, trucchi del mestiere, tecniche,
idee nuove da mettere in pratica,
figli e mariti.
Al di là del successone di vendite, davvero inaspettato per me, è l’atmosfera che si è creata che mi ha colpito, e che ancora mi scorre nelle vene, insieme al simpatico virus del vomito e del cagotto che mi ha steso questa mattina.
Qui un collage con alcune immagini, ne manca una, la più importante… ci siamo dimenticate di farne una tutte insieme!
Mi porto a casa l’orgoglio di essere
donna: ho conosciuto donne
toste, ma
toste per davvero, con storie diverse alle spalle; niente di straordinario, per la verità, vite
normali che diventano
speciali giorno dopo giorno perchè vissute con amore e consapevolezza, con forza di volontà e tenacia.
Grazie, ragazze, dal più profondo del cuore!
Io voglio essere una donna così, nel mio modo personale e unico. E mi piace cercarmi e raccontarmi anche sulle pagine luminose di questo blog, un
puntino nel mare immenso si Internet, ma per me, ormai, di
vitale e irrinunciabile importanza.